Sanità

Cnr su terza ondata Covid, Sicilia fuori dal tunnel a metà maggio

Con 1.969 nuovi positivi al Covid registrati oggi su 10.542 tamponi (tasso di positività al 18,6%) la Sicilia è sicuramente già entrata nella terza ondata. Uno studio appena diffuso indica i tempi in cui tale fase dovrebbe esaurirsi.

STUDIO DEL CNR

In particolare le vaccinazioni potrebbero ridurre da sette a quattro mesi la durata della terza ondata della pandemia di Covid-19. Lo indica la proiezione del fisico Corrado Spinella, direttore del dipartimento Scienze fisiche e tecnologie della materia del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), aggiornando uno studio da lui condotto sulla pandemia e basato su un calcolo differenziale.

TASSO DI MOBILITA’ COME SOTTO LE FESTE

“L’ipotesi valutata è su un tasso di mobilità come quello avuto sotto le feste di Natale, che è stato comunque minore rispetto a quello della fine dell’estate 2020”, osserva Spinella. “Secondo questa simulazione la terza ondata è inevitabile ed è già accennata”, prosegue il fisico.

SIMULAZIONE CON TASSI DI VACCINAZIONI COME DA ULTIMA SETTIMANA

La simulazione indica che “senza alcun vaccino somministrato e con questi livelli di mobilità, la terza ondata durerebbe circa sette mesi. Con i tassi di somministrazione vaccinali dell’ultima settimana, invece, si ridurrebbe a circa quattro mesi”.


La simulazione indica inoltre che “mantenendo questi stessi tassi di mobilità e senza vaccino, a fine agosto 2021 si arriverebbe al termine della terza ondata con poco meno di 200.000 morti di Covid-19. Con il vaccino, invece, ci si attesterebbe attorno a 150.000 decessi“.

La situazione, secondo Spinella, potrebbe andare “nettamente meglio se dovessimo tornare ai livelli di mobilità pre-festivi e se ci attestassimo su quei livelli per almeno un paio di mesi, cioè fino a marzo.


Rinviando nel tempo l’allentamento delle misure di restrizione della mobilità, questa terza ondata sarebbe nettamente sotto controllo, con decine di migliaia di morti risparmiate”.


Spinella rileva inoltre che “più o meno tutte le Regioni stanno sperimentando delle risalite dei contagi e non c’è un segnale di ritorno alla mobilità pre-festiva. Stupisce la Lombardia, che si era contraddistinta per avere l’andamento più virtuoso di tutti e aveva una discesa abbastanza simile a quella del lockdown della primavera. Da un po’ di giorni è tornata a salire: quindi, anche qui si pone il problema del raggiungimento di livelli più bassi di mobilità”. La Sicilia, prosegue il fisico, è “in una situazione critica perché già si trova nella fase iniziale della terza ondata. Il Lazio è in bilico e non è così marcato l’inizio della terza ondata. Per tutte le Regioni sarebbe prudente reintrodurre le misure che avevamo prima delle festività”.