Società

Alla Coin di Catania, un centro ascolto per donne vittime di violenza

A partire dal 5 ottobre, dallo sportello nello store di Coin a Catania, tutte le donne che ritengono di essere vittime di violenza potranno accedere al progetto Il Petalo bianco web.

Verranno accolte in uno spazio protetto e, a seguito di prenotazione, potranno collegarsi on line gratuitamente tutti i martedì, dalle 10 alle 12, con il team di psicologi di Fare X bene, esperti nell’approcciare i traumi causati da ogni tipo di abusi e violenza di genere.

Testimonial d’eccezione sarà Malika Ayane che sarà presente allo store per raccontare alla stampa il suo impegno e quello dello sportello Il Petalo Bianco a Milano e Catania e partecipare di persona alla formazione del personale.

“In seguito ai tragici fatti di cronaca che hanno recentemente scosso Catania e l’Italia intera – afferma Monica Gagliardi, direttore marketing e digital transformation di Coin SpA – abbiamo deciso di accelerare i nostri piani e di anticipare il lancio in città de Il Petalo Bianco, l’iniziativa che in questi mesi ha offerto una seconda possibilità a tante donne a Milano, per fornire un supporto attivo a tutte coloro che sono in pericolo e non sanno come e a chi chiedere aiuto.

Con la sua presenza discreta e rassicurante, Coin vuole infatti essere vicina alle donne nella vita di tutti i giorni e lo vuole essere concretamente nei momenti più difficili, quando le donne sono più fragili e in balia degli eventi. Il retail – spiega – si sta trasformando, non è più solo lo spazio dello shopping: per la prima volta un department store diventa luogo di accoglienza e consulenza alle donne, per permettere loro di cercare conforto e aiuto senza creare sospetti nel partner violento”.

“Il virus della violenza e, nello specifico, quello della violenza sulle donne – osserva Giusy Laganà, segretario generale di Fare X bene – è sicuramente uno dei più difficili da intercettare e contrastare, ma è certamente uno dei fenomeni in continua crescita, soprattutto tra le pareti domestiche”.
Per l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Catania, Barbara Mirabella, “abbiamo bisogno di una scuola che non si limiti ad ‘insegnare’ ma che sia capace di formare”.