Francesco Ferreri è stato confermato presidente Coldiretti Sicilia. Lo ha votato all’unanimità l’assemblea che si è svolta oggi a Palermo. Ai lavori hanno partecipato anche il sindaco Roberto Lagalla e il presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici. Viticoltore, nel corso della carriera professionale, Ferreri, che resterà in carica 5 anni, dopo gli studi in Scienze e Tecnologie alimentari e numerose esperienze in aziende siciliane, ha ricoperto varie cariche istituzionali mirate alla tutela del patrimonio agricolo regionale. Nella sua relazione ha ripercosso i cinque anni della presidenza: non sono mancati riferimenti alla pandemia che ha visto Coldiretti impegnata nei vaccini e nella distribuzione alimenti alle famiglie in difficoltà e le tante azioni contro “chi vuole sostituire il cibo vero con quello sintetico”.
“Non si può assolutamente accettare che il grano siciliano venga deprezzato per le importazioni continue e massicce che ogni anno inondano proprio in questo periodo tutta la regione – ha detto Ferreri -. Anche oggi a Pozzallo sono arrivate 4.000 tonnellate di cereale che si aggiungono alle migliaia già approdate nel porto ibleo. Così come non si può assistere più a questo mercimonio di terreni agricoli dove vengono posizionati pannelli solari. C’è una nuova Sicilia, c’è un nuovo sistema agricolo lontano dai riflettori delle negatività – ha concluso Ferreri –. Abbiamo una serie di primati, dalle colture biologiche alla qualità del grano e alle innovazioni giovanili che dobbiamo potenziare anche nell’ambito delle occasioni offerte dal Piano di sviluppo rurale”.