I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno colpito un gruppo criminale che gestiva contemporaneamente tre piazze di spaccio distinte nel popoloso quartiere di Librino. Un giro d’affari che avrebbe fruttato incassi per diverse migliaia di euro al giorno, provento dello smercio quotidiano di cocaina, crack e marijuana ad alcune centinaia di acquirenti.
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Con il supporto dei reparti specializzati, i carabinieri di Catania stanno eseguendo nel territorio un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dai G.I.P. del Tribunale Ordinario e per i Minorenni di Catania a carico di 14 indagati, tra cui di 1 soggetto all’epoca dei fatti minorenne, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, ricettazione ed invasione di terreni o edifici.
Particolarmente fantasioso il linguaggio in codice utilizzato dai pushers per indicare le varie tipologie di droga: “pacchetto di sigarette” o “cibo per cani” per la marijuana, o “una birra”, “mezza birra” o “una lampadina da 40 Watt” per individuare le corrette quantità di cocaina.
Tra i servizi offerti dall’associazione che gestiva le tre piazze di spaccio a Librino, anche la disponibilità di un intero appartamento, una vera e propria drug room, dove i clienti potevano drogarsi in tutta sicurezza, al riparo da occhi indiscreti.
Contestualmente, i Carabinieri stanno dando esecuzione anche al sequestro preventivo di 5 appartamenti di proprietà dello I.A.C.P., tutti situati in quel complesso edilizio, utilizzati quale base logistica per l’attività illecita e in parte occupati abusivamente.
In relazione all’esecuzione delle misure cautelari nell’ambito di tale operazione, si rappresenta che alle 10.30 di oggi, presso la sala briefing del comando provinciale carabinieri di Piazza Giovanni Verga, il comandante della compagnia di Catania Fontanarossa, capitano Beatrice Casamassa e il comandante del nucleo operativo della predetta compagnia, tenente Alfonso De Stefano, rilasceranno dichiarazioni e/o interviste agli organi di stampa che interverranno.