Economia

Giacenza media per Isee 2025, come calcolarla e a cosa serve

Come calcolare la giacenza media per Isee 2025? Con l’arrivo del nuovo anno, molti contribuenti italiani si preparano a richiedere la nuova certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per il 2025. Questo documento è essenziale per valutare la situazione economica di un individuo o di un intero nucleo familiare, ed è fondamentale per accedere a una serie di agevolazioni e bonus, come l’Assegno Unico Universale o i contributi per l’asilo nido. Per ottenere l’ISEE, uno dei documenti richiesti è la giacenza media, che può essere facilmente ottenuta da Poste Italiane senza dover necessariamente recarsi in un ufficio postale.

Cosa si intende per giacenza media

Per giacenza media annua si intende l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto risulta attivo. Per giacenze giornaliere si intendono i saldi giornalieri per valuta.

I criteri della giacenza media

La trasmissione delle informazioni relative alla giacenza media annua, deve tener conto dei seguenti criteri: in presenza di giacenza media negativa, va inserito sempre il valore zero, per i conti in divisa estera il valore della giacenza media viene esposto secondo le regole previste per l’archivio dei rapporti finanziari; le informazioni della giacenza media annua vanno trasmesse per tutti i soggetti persone fisiche e non fisiche che siano titolari di una delle tipologie di rapporto sopra indicate.

Con il saldo e la giacenza media si va a individuare la situazione patrimoniale del nucleo familiare rispondendo alla domanda su quanti sono i risparmi della famiglia. Un dato che incide in parte sul valore Isee (visto che dalla somma dei patrimoni se ne considera solamente il 20%) e che per questo è fondamentale per poter calcolare il valore dell’attestazione senza commettere errori.

ISEE 2025, giacenza media di quale anno?

L’Isee ordinario guarda alla situazione economica aggiornata a due anni prima dalla presentazione della Dsu. Questo significa che per l’Isee 2’25 la giacenza media richiesta è quella riferita al 2023, mentre il saldo è quello di fine anno, aggiornato dunque al 31 dicembre dello stesso anno.

L’ISEE è un indicatore che tiene conto non solo del reddito, ma anche del patrimonio mobiliare e immobiliare del richiedente. È utilizzato da enti pubblici e privati per determinare il diritto a varie prestazioni sociali e agevolazioni fiscali. Ad esempio, per ottenere sconti sulle rette universitarie, esenzioni dal pagamento del Canone Rai o per accedere a contributi come l’Assegno di Inclusione, è necessario presentare un ISEE aggiornato. Il 31 dicembre 2024 scadrà la validità dell’attuale certificazione, rendendo quindi urgente il rinnovo per chi desidera continuare a usufruire di tali benefici.