Minacce e atti persecutori nei confronti della figlia: si registra, purtroppo, un altro caso di violenza in famiglia in Sicilia, per l’esattezza a Comiso, in provincia di Ragusa.
Per un uomo, i carabinieri hanno disposto la misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
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Il comando provinciale dei carabinieri di Ragusa prosegue senza sosta l’impegno a contrastare efficacemente i reati intra-familiari a tutela delle vittime familiari o conviventi dei presunti autori.
In particolare, nel pomeriggio del 10 dicembre scorso, i carabinieri della stazione di Comiso sono intervenuti a seguito di segnalazione pervenuta alla centrale operativa per una lite in famiglia.
Giunti sul posto, i militari hanno raccolto le dichiarazioni della segnalante apprendendo che il padre, per incomprensioni familiari, aveva realizzato nella stessa giornata una serie di comportamenti vessatori nei confronti della figlia arrivando a minacciarla di incendiare la sua auto.
I carabinieri hanno infatti trovato sul luogo della lite una tanica contenente liquido infiammabile che sottoponevano a sequestro. Le dichiarazioni della vittima sulle condotte del padre sono confluite successivamente nell’atto formale di denuncia-querela con immediata comunicazione alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa. I carabinieri, dalla valutazione degli elementi raccolti, e ritenendo sussistere grave e attuale pericolo per la figlia, hanno prima proceduto a rintracciare l’uomo, comisano classe 1962, per poi procedere nei suoi confronti a eseguire la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare in accordo con l’autorità giudiziaria.
Immagine di repertorio