Politica

Comunali, a Caltagirone, città di Sturzo, per battere le destre



“A Caltagirone, come già fatto con successo a Termini Imerese, il Partito democratico ha unito il centrosinistra in vista delle prossime amministrative in coalizione con il M5S, sostenendo la candidatura a sindaco di Fabio Roccuzzo, candidato civico ma cresciuto nel perimetro del centrosinistra progressista, riformista e europeista”.

Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, considera la città che fu di Luigi Sturzo – governata dal sindaco Giovanni Ioppolo, con Ruggero Razza luogotenente del presidente della Regione Nello Musumeci -, come un modello per battere le destre nelle prossime Comunali.

Lo ha detto intervenendo proprio a Caltagirone in una trasmissione dell’emittente Tvr Xenon insieme a Fabio Roccuzzo, candidato sindaco, e Anthony Barbagallo, segretario regionale Pd Sicilia.

Per Boccia, contro il centrosinistra unito, “ci sono tre destre diverse, divise, che litigano tra loro con diversi candidati sindaci che si accusano tra loro e fanno continuamente danni al territorio”.

“La Sicilia e Caltagirone – ha aggiunto, sparando sulla gestione Ioppolo – sono la riprova dei danni delle destre: città bellissima, centro storico è patrimonio Unesco, ma oggi è piena di debiti e travolta dallo spopolamento. Ripartiamo dalle necessità che vivono ancora oggi le aree interne, soprattutto al Sud, per dare certezze alle nuove generazioni, alle imprese che vogliono investire, con trasporti adeguati a una Regione come la Sicilia, con il digitale che arriva in ogni borgo, con scuola e sanità pubblica completamente riformate grazie alle risorse del Recovery plan”.

“Per far questo – ha sottolineato – servono istituzioni locali e regionali all’altezza delle sfide e dei doveri che abbiamo davanti. Invece sia a Caltagirone, come si è visto in questi cinque anni con il sindaco uscente di destra che non si ricandida, sia nella Regione autonoma siciliana, non si fanno le battaglie che contano per il futuro dei siciliani”.

“Per questo – ha aggiunto – la coalizione di Caltagirone sul modello di Termini Imerese grazie al Pd fa propria la battaglia sui livelli essenziali delle prestazioni (Lep) su trasporti, assistenza, sanità e scuola. Questa battaglia per le Regioni a statuto ordinario inciderà sulla quota di investimenti pubblici e sulla perequazione anche nelle Regioni a statuto speciale, a partire dalla Sicilia. Ma qui tutto tace”.

“Quando prevale l’interesse collettivo, e non gli interessi di parte – ha concluso Boccia -, vince sempre la politica”.