Politica

Comunali Palermo e Regionali, prove d’intesa Renzi-Micciché

PALERMO – I ballottaggi del prossimo fine settimana in Sicilia hanno mobilitato i vertici di tutti i partiti.
Per il Partito democratico sarà Francesco Boccia, responsabile nazionale degli Enti locali a venire nell’Isola per due giorni. Oggi è a Misterbianco, in provincia di Catania e poi si sposterà a San Cataldo e a Favara, mentre l’indomani sarà la volta di Vittoria, per sostenere i candidati sindaci nei ballottaggi in programma.

Boccia, sarà accompagnato dal segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo che ha così commentato l’esito dei ballottaggi: “Il Centrosinistra vince non solo a Roma e Torino, con Gualtieri e Lo Russo, ma anche a Varese e Latina, due roccaforti simbolo del Centrodestra. Il Centrosinistra a guida Pd vince perché si presenta unito e convincente rispetto alle proposte sovraniste e populiste della destra che esce fortemente ridimensionata”.

Intanto proseguono le trattative di Italia Viva per stringere alleanze con gli altri partiti: dopo l’alleanza con la Dc, il partito che Totò Cuffaro ha riportato dentro alcuni Municipi siciliani alle recenti comunali, e del cui schieramento fanno parte anche più Europa e il Cantiere popolare dell’ex ministro Saverio Romano, Matteo Renzi punta a Forza Italia in un incontro avvenuto qualche giorno fa a Firenze, i due leader Renzi e Miccichè hanno tracciato un percorso di collaborazione che potrebbe sfociare in “un’alleanza” strutturata per le comunali di Palermo della prossima primavera e a seguire le regionali d’autunno. Nei piani di Renzi ci sarebbe anche il coinvolgimento di Azione di Carlo Calenda che, se a livello nazionale non avrebbe remore, in Sicilia invece potrebbe avere più difficoltà a stringere una intesa per la presenza, seppur dietro le quinte, di Cuffaro.

Un primo banco di prova potrebbe arrivare dall’Assemblea regionale siciliana, dove tra i deputati di Fi e Iv il dialogo è in corso da tempo e a breve la collaborazione potrebbe essere strutturata in modo differente, magari attraverso un inter-gruppo.

Il percorso è stato delineato ma ancora c’è da lavorare”, spiegano fonti autorevoli dei due partiti. Bisognerà dialogare sui rispettivi campi per dare sostanza all’intesa di massima tra i due leader, ma il compito più arduo spetta senza dubbio a Miccichè, che dovrà convincere della bontà del progetto i più riottosi tra gli azzurri, quelli che guardano allo schema classico di centrodestra piuttosto che a quei dirigenti che fanno parte dell’area più in sintonia a dialogare col governatore Nello Musumeci.
I successi della sinistra ai ballottaggi di Roma e Torino infondono fiducia nel Pd. Antonio Rubino, coordinatore regionale di LeftWing, area che nazionalmente fa riferimento a Matteo Orfini, ha così commentato le vittorie.

“I risultati che si stanno consolidando in tutte le città ed in particolar modo a Torino e Roma sono straordinari e confermano la necessità dei due elementi sui quali insistiamo da tempo: unità del Pd e primarie per la scelta del prossimo candidato Sindaco. Nel partito palermitano serve una guida collegiale – ha detto – con il supporto della segreteria regionale e nazionale, e vanno organizzate subito le primarie, possibilmente entro Natale. Primarie che riteniamo debbano essere le più aperte e partecipate possibile. Svilire il dibattito solo con alchimie politiche e tatticismi vari con la vana speranza di produrre sommatorie di ceto politico è sbagliato e pericoloso. L’unico accordo utile che dobbiamo fare è quello con i palermitani raccontando la nostra visione ed le nostre idee per la Palermo del futuro. Concentriamoci su questo e l’anno prossimo brinderemo anche noi”.
Raffaella Pessina