Politica

Comune di Palermo approva direttive Pug, Lagalla: “Ridisegniamo futuro città'”

Semaforo verde dalla Giunta comunale di Palermo all’atto di indirizzo che approva le direttive per il Piano urbanistico generale di Palermo. “Si tratta del primo passo di un processo politico e tecnico che, in fase di redazione, dovrà essere concertato e condiviso con tutti gli attori della vita politica, sociale, culturale ed economica metropolitani, regionali, nazionali e internazionali, per trasformarsi in conformazione dello spazio e norme urbanistiche ed edilizie, in disegno del suolo e individuazione di strumenti attuativi”, spiegano da Palazzo delle Aquile. Le direttive definiscono i principi ispiratori, il metodo e le principali sfide del Pug di Palermo che consistono “nel perseguire i criteri dello sviluppo sostenibile, nell’assicurare i diritti alla città, soprattutto i nuovi diritti di cittadinanza, nel potenziare il ruolo di metropoli interculturale del Mediterraneo, di città della cultura, attrattiva per gli investimenti, e capace di cogliere le sfide delle transizioni digitale, energetica ed ecologica”.

Nuovi strumenti complementari per la valorizzazione della città

Verranno introdotti anche nuovi strumenti complementari per la valorizzazione della città e della sua reputazione attraverso un processo di internazionalizzazione, da un lato, e l’attivazione di strumenti (come gli oneri e i diritti edificatori, le misure perequative, i certificati verdi, la gestione dei beni comuni, il partenariato pubblico-privato) che consentano di riattivare una economia urbana sostenibile, innovativa e responsabile capace di supportare concretamente e rapidamente l’attuazione del piano. Il disegno urbanistico generale che emerge dalle direttive generali del Pug agisce anche come quadro di coerenza generale per la redazione e la successiva approvazione di una grande ‘Variante urbanistica costiera’, che ridefinisca un progetto delle aree urbane che si dispiegano lungo la costa estesa per 26 chilometri. Comprenderà una fascia di città che, a partire dalla linea di costa, intercetti tutte le grandi aree di trasformazione sia longitudinalmente che trasversalmente, entrando dentro il tessuto urbano per includere la Fiera del Mediterraneo, l’ex stazione Sampolo, l’area del Mercato ortofrutticolo e il quartiere di via Montalbo, l’ex macello e l’ex gasometro, Borgo Vecchio e Brancaccio.

L’assessore Carta: “Grande atto tecnico e politico per Palermo”

Il processo di formazione del Pug prevede che, all’avvio del procedimento, chiunque possa avanzare proposte e formulare suggerimenti. “L’azione di ascolto dei cittadini, dei promotori di obiettivi di pubblico interesse, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, degli enti del terzo settore sui temi generali e su specifici argomenti – spiegano da Palazzo delle Aquile – sarà effettuata attraverso un forum dove l’Amministrazione comunale potrà incontrare la città e comunicare il processo di trasformazione urbanistica, anche con forme narrative e digitali per essere comprensibile al maggior numero di interlocutori”. Il Pug agirà sui principali ambiti strategici della qualità della vita e dell’ambiente, della mobilità e infrastrutture sostenibili, della rigenerazione urbana e dello sviluppo economico e attività produttive.

“L’avvio del Pug è un grande atto tecnico e politico per Palermo – dice l’assessore comunale Maurizio Carta -. Tra le tante innovazioni che le direttive generali propongono, una delle novità più sostanziali del Pug è quella di promuovere progetti di rigenerazione urbana finalizzati al contenimento del consumo di suolo, anche attraverso la rigenerazione di aree edificate che hanno perduto la loro originaria utilizzazione, alla riqualificazione dell’ambiente degradato e dei quartieri in declino e all’individuazione di nuove funzioni di rilevanza strategica, anche in un’ottica di area vasta. Gli interventi di rigenerazione urbana – sottolinea l’assessore – serviranno anche a potenziare e qualificare la presenza delle aree vegetali urbane, a sviluppare la mobilità sostenibile, incentrata su un sistema integrato di spostamenti pedonali, ciclabili e sull’accesso alle reti e nodi del trasporto pubblico e della mobilità condivisa, a favorire l’uso di energie rinnovabili e l’autoconsumo, ad agevolare la vita delle persone con disabilità, a rendere la città più sicura e confortevole per tutti, a realizzare bonifiche di suoli inquinati e la riduzione delle aree impermeabili”.

Il sindaco Lagalla: “Cercheremo massimo coinvolgimento città”

“Fin dal mio insediamento mentre mettevamo in sicurezza i conti del Comune, mentre riattivavamo la sua funzionalità tecnica e amministrativa e mentre risolvevamo drammatiche emergenze – dice il sindaco, Roberto Lagalla -, ho messo in campo il progetto urbanistico per il futuro di Palermo, che consentisse alla città di risollevarsi dal declino, di tornare a garantire diritti a tutti, a essere fiera dei suoi quartieri che rinascono e non triste per le sue periferie fragili, che consentisse ai suoi cittadini di muoversi in maniera efficace e sostenibile e ai turisti di essere accolti e di godere in sicurezza delle sue meraviglie, nonché di tornare attrattiva per gli investitori nazionali e internazionali, come accade in molte altre città europee del rango di Palermo”.

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