Palermo

“La sala del Comune di Palermo al boss per presentare un libro”, la denuncia di La Vardera

Il Comune di Palermo concede la sala a Nino Mandalà – considerato il capomandamento mafioso di Villabate e fiancheggiatore di Bernardo Provenzano – per la presentazione del suo libro “Marika”, dedicato alla riflessione sul carcere: l’evento si sarebbe tenuto lo scorso 21 giugno, alla Real Fonderia Oretea del Comune e a denunciarlo è il deputato Ismaele La Vardera.

L’ex rappresentante di “Sud chiama Nord”, oggi in forza al gruppo misto all’Ars, sarà protagonista della trasmissione “Lo Stato delle Cose”, condotto da Massimo Giletti e in onda su Rai 3, lunedì 2 dicembre alle 21.30 per parlare proprio di questo episodio che ha suscitato la sua indignazione.

Il Comune di Palermo e la sala a Nino Mandalà, il caso

“La storia che vi sto per raccontare ha dell’incredibile”, esordisce La Vardera in un post su Facebook per annunciare l’apparizione televisiva e anticipare la notizia.

“Il signore che parla con un il microfono si chiama Nino Mandalà boss di Villabate e padre di Nino Mandalà in carcere condannato all’ergastolo. I Mandalà sono stati vicinissimi a Provenzano. Bene, si trova in una sala ufficiale del comune di Palermo per presentare il suo ultimo libro. Sì, avete capito bene, un boss che non si è mai pentito, che non ha mai collaborato con la giustizia a cui viene concesso di tornare nei luoghi delle istituzioni in pompa magna con tanto di autorizzazione da parte del comune Sig sindaco di Palermo. Come è possibile una cosa simile? Mi auguro che prenderà provvedimenti”, si legge nel messaggio su Facebook.

“Siamo diventati la barzelletta d’Italia”

La vicenda Mandalà sarà protagonista dell’intervento dell’ex Iena nel programma di approfondimento condotto da Massimo Giletti. Pur riconoscendo il fatto che la manifestazione fosse in regola, con tutte le autorizzazioni del caso concesse, La Vardera chiede spiegazioni circa la decisione di associare un evento del genere al Comune e invita il sindaco Lagalla a prendere provvedimenti.

“Siamo diventati la barzelletta d’Italia”, ha commentato La Vardera.

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Immagine di repertorio