PALERMO – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità (28 sì su 28 presenti) il regolamento che disciplina i sistemi di videosorveglianza. In questo modo anche il capoluogo siciliano recepisce le norme nazionali ed europee sul rispetto della privacy, garantendo che i dati siano sempre trattati, come si legge nel testo della delibera, “nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale”, anche quando le telecamere vengono utilizzate per la “prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali”.
In particolare, il testo approvato in Aula, che riguarda “il trattamento dei dati ottenuti mediante l’impianto di videosorveglianza attivato nel territorio urbano ed extraurbano del Comune, collegato al Comando di Polizia Municipale e alla Control-room del Comune”, interviene su: “Ambiti di applicazione generali e specifici e integrati dell’attività di videosorveglianza; caratteristiche tecniche dei sistemi, le misure di sicurezza poste a presidio dei dati personali e i cartelli di avvertimento ed informativa ai cittadini; nomina a responsabile del trattamento dei dati personali acquisiti mediante l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza e definizione delle relative modalità di nomina, procedura per l’accesso alla immagini da parte di terzi e diritti degli interessati; limite all’utilizzabilità dei dati personali; trattamenti di dati effettuati per finalità di polizia; valutazione d’impatto sulla protezione dei dati; diritti al risarcimento, responsabilità e danni cagionati per effetto del trattamento dati”.
A oggi in città le telecamere attive sono 682 (buona parte per la sicurezza urbana, una ventina per il contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti, le altre per le violazioni al Codice della strada e per i varchi di accesso alla Ztl) ma l’intenzione dell’Amministrazione è di arrivare a un totale di circa 1.500 occhi elettronici: “Il sistema di videosorveglianza del Comune di Palermo – si legge ancora nella delibera – è in procinto di essere integrato con body cam, dash cam, droni e foto trappole da assegnare al Corpo di Polizia municipale per il loro utilizzo in situazioni di rischio operativo, in conformità delle indicazioni dettate dal Garante per la protezione dei dati personali”.
Approvata una serie di emendamenti e ordini del giorno che propongono l’attivazione di nuovi sistemi di rilevamento (anche automatizzato) delle infrazioni al Codice della strada, una ricognizione dei 146 sistemi di videosorveglianza installati nelle scuole comunali, nuove fototrappole contro l’abbandono degli ingombranti. Un altro ordine del giorno “prevede – ha spiegato il presidente della VII Commissione Pasquale Terrani – di estendere gli impianti di videosorveglianza a tutte le istituzioni scolastiche di competenza dell’Amministrazione comunale e che gli stessi vengano gestiti dalla Polizia municipale. Il provvedimento si è reso prioritario visti i continui atti vandalici e l’assenza di sistemi di controllo”.
Tra gli obiettivi perseguiti dall’estensione del sistema di videosorveglianza in città ci sono “la prevenzione e la tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana; la ricostruzione, in tempo reale, della dinamica di atti vandalici e azioni di teppismo nei luoghi pubblici di principale frequentazione, per permettere un pronto intervento della Polizia municipale e delle Forze dell’ordine a tutela del patrimonio pubblico; la verifica, il controllo e la gestione dell’accesso a zone a traffico limitato e la rilevazione e il controllo di mezzi non in regola con gli obblighi di legge (infrazioni al Codice della Strada); l’attivazione di uno strumento operativo di protezione civile sul territorio comunale; il controllo della viabilità ordinaria e la gestione degli interventi di fluidificazione del traffico veicolare; la rilevazione di dati anonimi per l’analisi dei flussi di traffico e per la predisposizione dei piani comunali del traffico; l’attivazione di misure volte alla limitazione alla circolazione dei veicoli al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, inibendo il transito dei veicoli non autorizzati, attraverso l’istallazione di varchi elettronici della Ztl (individuati tramite provvedimento amministrativo comunale)”.
Inoltre, vista la cronica carenza di vigili urbani, la disponibilità tempestiva di immagini a disposizione della Polizia municipale consentirà al Comando di via Ugo la Malfa di razionalizzare l’invio delle pattuglie addette al controllo del territorio.
“Abbiamo espresso parere favorevole all’approvazione del regolamento sulla videosorveglianza – ha commentato la consigliera Concetta Amella del M5S – ma restiamo assolutamente convinti che la sicurezza in città passi da una maggiore presenza della Polizia municipale e delle Forze dell’ordine sul territorio in virtù del fatto che essa esercita una notevole capacità di deterrenza rispetto ad una diffusa microcriminalità”.