Siracusa

Comune di Siracusa, approvato il rendiconto di gestione 2023

SIRACUSA – Scongiurato l’intervento del commissario ad acta nominato dalla Regione siciliana la scorsa settimana. Il commissariamento è stato evitato grazie all’approvazione del rendiconto di gestione del 2023 da parte del Consiglio comunale aretuseo.

Il provvedimento è stato approvato con 19 voti favorevoli, 5 contrari e un’astensione. Approvata anche l’immediata esecutività del provvedimento. Il bilancio consuntivo è stato illustrato dal ragioniere generale, Carmelo Lorefice, in carica da sette mesi, dal suo predecessore, Giorgio Giannì (oggi direttore generale del Comune) e dell’assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa. In termini generali, il quadro segna un miglioramento rispetto al 2022, con una riduzione del disavanzo di amministrazione anche alla luce del fatto che è stato accantonato un “Fondo contenzioso” di 10,5 milioni di euro per poter far fronte a eventuali passività pregresse.

“I risultati registrati al 31 dicembre 2023 – ha detto il ragioniere Lorefice – denotano un miglioramento del fondo di cassa di circa quattro milioni di euro”, con un saldo di 51,5 milioni di euro, “e una netta riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori di beni e servizi dell’Ente, contenuti entro 30 giorni dall’emissione delle fatture, come previsto dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dalle indicazioni della Commissione Europea. L’Ente nel 2023 non ha fatto ricorso ad alcuna anticipazione di cassa con la banca tesoriera, risparmiando interessi passivi” che sarebbero stati determinati dalle scoperture.

Bilancio consuntivo, le entrate più importanti sono arrivate da Imu e Tari

Anche la situazione economica – ha concluso Lorefice – registra un notevole miglioramento, così come la situazione patrimoniale, nell’ottica della corretta tenuta dei conti pubblici”. Per quanto riguarda le singole voci, le entrate più importanti sono arrivate da: Imu per 23,6 milioni di euro, Tari per 28 milioni e 547 mila, addizionale comunale Irpef per sette milioni e mezzo che, sommate alle entrate di natura perequativa derivanti dallo Stato, hanno registrato un importo complessivi di 89 milioni di euro.

Altre voci significative sono state le entrate delle violazioni al Codice della strada per otto milioni e 900 mila euro. Nelle spese correnti le voci più significative sono state: gli emolumenti al personale per un importo complessivo di circa 28 milioni, il canone per l’appalto del servizio di igiene urbana per 17,6 milioni di euro, il canone del servizio di pubblica illuminazione per tre milioni, le spese generali di funzionamento degli asili nido per 1,8 milioni di euro, il canone per il servizio di supporto per l’accertamento dei tributi comunali per tre milioni circa, i debiti fuori bilancio riconosciuti a seguito di sentenze per 15 milioni.

Complessivamente le spese correnti impegnate sono state 124 milioni e 700 mila euro, gli investimenti € 23,3 milioni, il rimborso di prestiti sono stati cinque milioni e 700 mila euro. Le riscossioni sono state 168 milioni e 440 mila euro e i pagamenti sono stati € 164 e 450 mila. Prima della votazione sono intervenuti i consiglieri Paolo Romano, Sergio Bonafede, Paolo Cavallaro, Ivan Scimonelli, Andrea Firenze, Ferdinando Messina e Luciano Aloschi.