Ragusa

I comuni iblei faticano ad avviare le Comunità energetiche

RAGUSA – La situazione attuale riguardo alla presenza di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) nel territorio ibleo, anche alla luce del decreto nazionale appena entrato in vigore, non è sicuramente delle migliori. Se togliamo, infatti, il Comune di Ragusa, precursore in tal senso e unico ad aver avviato già da un anno la prima Comunità energetica, gli altri Comuni iblei arrancano.

Col recente decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, a tre anni dal recepimento della direttiva europea Red II che le istituisce, le Comunità energetiche rinnovabili potranno finalmente accedere agli incentivi economici promessi.

Il primo passo per accedere a tali incentivi è l’individuazione di un’area dove realizzare un impianto di energia rinnovabile – ad esempio fotovoltaico – per poi costituire una Comunità energetica tra utenti connessi alla medesima cabina primaria.

La prima Comunità energetica a Ragusa

Ma veniamo alla situazione attuale nel territorio dell’ex provincia di Ragusa dove, il 30 novembre dello scorso anno, è stata presentata ufficialmente la prima Comunità energetica, una vera opportunità anche e soprattutto per chi non ha la possibilità di realizzare da solo un impianto di energia rinnovabile, mentre, entrando a far parte di una Comunità energetica, ha la possibilità di diventare produttore e usufruire di energia a basso costo e pulita.

È ciò che ha rilevato l’assessore allo Sviluppo di comunità, Giovanni Iacono, durante la presentazione, parlando di “spirito comunitario” e di “trasformazione degli utenti da consumatori passivi e subordinati a consumatori attivi e produttori”.

Si muove il Comune di Vittoria

Anche al Comune di Vittoria pare che qualcosa si stia facendo in tal senso. Alla fine del 2022, infatti, l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, ha pubblicato le istanze ammissibili ai finanziamenti riguardanti il bando Cer, riconoscendo e assegnando al Comune di Vittoria un contributo a fondo perduto dell’ammontare di 21.003,08 euro.

Somme da utilizzare per realizzare uno studio preliminare, al fine di individuare le migliori soluzioni da perseguire per sgravare tutti i soggetti coinvolti dai maggiori costi dell’energia. A Modica, altro grande Comune ibleo, di Comunità energetiche, per ora, se ne sta soltanto parlando.

“Stiamo lavorando per garantire l’efficientamento energetico in città con particolare attenzione alle scuole del territorio”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Drago, spiegando che “sono tanti gli interventi nelle scuole e in altre strutture pubbliche, interventi indispensabili per poter poi pensare di investire nelle Comunità energetiche”.