TRAPANI – Il consiglio comunale trapanese ha deciso di accogliere la mozione secondo cui tutti coloro che chiederanno la concessione del suolo pubblico dovranno sottoscrivere una dichiarazione che li impegna ad aderire ai principi e alle norme della Costituzione Italiana e a ripudiare il fascismo ed il nazismo.
In una nota del presidente Aldo Virzì, l’Anpi di Trapani (Associazione nazionale partigiani italiani) afferma che: “prende atto con grande soddisfazione dell’avvenimento che pone il comune all’avanguardia nella lotta ai rigurgiti fascisti che, purtroppo, animano, sia pure in misura minore, il Paese ed il nostro territorio. Già in precedenza – prosegue l’Anpi– il consiglio comunale del capoluogo, così come quello di Erice, avevano approvato due mozioni dello stesso tenore che, purtroppo, sono rimaste lettera morta per la mancata traduzione in delibera da parte delle due amministrazioni. Adesso l’amministrazione ha superato questo ostacolo, inserendo la norma nel regolamento, diventato quindi norma giuridica. Il comitato provinciale dell’Anpi esprime il suo ringraziamento per questa decisione che fa onore all’attività democratica”.
Di tutt’altro tenore la nota a firma di Michele Rallo e Giuseppe Bica: “In relazione al singolare emendamento antifascista alla delibera sull’arredo urbano del Comune di Trapani, i sottoscritti non possono che confermare che procederanno in sede amministrativa, civile e penale qualora i loro diritti costituzionalmente garantiti dovessero subire una qualunque forma di limitazione”.
In un’altra nota di Aldo Virzì, presidente provinciale Anpi, si legge: “I nostalgici epigoni del fascismo ci riprovano. Non riescono ad accettare la sconfitta ricevuta da un consiglio comunale che, nel pieno dei suoi poteri, vota un atto di indirizzo che si richiama, semplicemente, alla Costituzione della Repubblica Italiana. Così hanno dato incarico ad un noto legale di assisterli nella denunzia che intendono presentare contro i consiglieri comunali che hanno votato la mozione antifascista. Sia ben chiaro che la minaccia della denunzia non fa spaventare nessuno. L’Anpi, che ha sostenuto e sostiene il valore ed il significato di quella mozione, è al fianco dei consiglieri comunali e annuncia la decisione di mettere a disposizione un comitato di legali democratici e progressisti perché difendano chi è minacciato, a qualsiasi titolo, da epigoni del fascismo sotto qualsiasi forma”.
Una mozione con un retrogusto passato, ma attuale. Una riflessione su cosa è giusto e su cosa è superfluo. Ci auspichiamo meno diverbi.