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Concorsi pubblici, il ministro Dadone, “Si svolgeranno sul pc”

Addio a carta e penna nei concorsi della Pubblica amministrazione. Le prove saranno “completamente svolte sul pc. Io non voglio più vedere delle prove concorsuali che si svolgano con carta e penna”. Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, aprendo i lavori del Forum P.A. – Resilienza digitale”, la manifestazione dedicata ai temi dell`innovazione e della trasformazione digitale come risposta alla crisi, organizzata da FPA, società del Gruppo Digital360, che si apre oggi fino all’11 luglio in un’edizione totalmente online.
I concorsi, ha spiegato Dadone, serviranno a immettere nuove competenze “con profili adeguati rispetto esigenze dell’amministrazione del domani”, perché “se vogliamo avere una P.A. Smart dobbiamo avere un personale smart”.
Sullo smart working, Dadone ha precisato che punta a mantenerlo non in maniera ordinaria come nella fase emergenziale, “ma tra qui e fine anno per il 50% dei lavoratori che svolgono attività eseguibili in modalità agile. E da gennaio al 60% attraverso il Pola (Piano organizzativo del lavoro agile). Non si può dare dall’alto una percentuale fissa per tutti, va calata sulla diversa natura delle varie amministrazioni, anche sul diverso livello di digitalizzazione. Dobbiamo responsabilizzare il dirigente che deve individuare le attività eseguibili in modalità agile. Non c`è nulla di centralizzato o burocratico. Il processo va poi improntato sul risultato”, ha concluso.

Il ricorso (forzato) allo smart working durante l’emergenza Covid-19 per la gran parte dei dipendenti pubblici è stata un’esperienza positiva, che ha portato. Secondo un recente sondaggio di Fpa, in qualche caso addirittura a un aumento di produttività: per 7 lavoratori su 10 è stata assicurata totale continuità al lavoro, per il 41,3% l’efficacia è persino migliorata; per il 61% la nuova cultura di flessibilità e cooperazione prevarrà anche finita l`emergenza.

Ma lo Smart Working ha significato anche una notevole riduzione di sprechi, quantificabili in 135 milioni di ore di spostamenti in meno nei tre mesi di lockdown, pari a 1 miliardo di km non percorsi, 400 milioni di euro di benzina risparmiati e 127mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera, oltre al 30% di costi in meno a carico della PA tra consumi energetici, gestione delle mense e pulizie dei locali. Se, come indicato dal Ministro della PA Dadone, si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di almeno il 40% di dipendenti in smart working per 2-3 giorni alla settimana, si potrebbero risparmiare 128 milioni di ore di spostamenti, 121mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera, 384 milioni di euro di carburante e oltre 1 miliardo di km l’anno.