La scuola vista da scuola

Concorso DSGA preselezioni già iniziate

Il 24 maggio sono state pubblicate nei siti internet degli Uffici scolastici regionali le convocazioni per la prova preselettiva del concorso per 2.004 Dirigenti dei Servizi generali amministrativi, destinati a scuole statali di ogni ordine e grado. Il bando prevedeva che qualora, a livello regionale, il numero dei candidati fosse stato superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili, le prove di esame sarebbero state precedute da una prova preselettiva nazionale. E così è stato, visto che in totale sono state presentate 102.900 domande, ben 51 volte i posti messi a concorso!

La Sicilia è tra le regioni con il maggior numero di domande, 10.695 in tutto, conseguenza di una disoccupazione giovanile tra le più alte d’Europa, 53,6 per cento, anche se bisogna considerare pure la disoccupazione complessiva, 21,7 per cento, visto che tra i partecipanti al concorso è possibile contare molti nati prima del 1960.

Il punteggio della preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito, ma il mancato superamento comporta l’esclusione dal concorso. Essa consiste in 100 quesiti a risposta multipla computer based in 100 minuti. Leggendo le sedi delle convocazioni per la preselezione è chiaro che l’Amministrazione intende scoraggiare un buon numero di candidati dal partecipare, visto che a fronte di sedi nelle aule di informatica di istituti dei comuni italiani capoluogo, un consistente numero di “sfortunati” è stato invece convocato in paesi in province diverse da quelle di provenienza e si trova adesso a fare i conti con le ore necessarie per raggiungerle, con quali mezzi e se necessario prenotare una stanza in albergo (se mai ce ne fosse uno!) per trovarsi sul posto già la sera prima.

E anche in questo gli italiani del Sud sono svantaggiati. Se, infatti, un cittadino milanese candidato in Lombardia è stato convocato in provincia di Brescia, ad esempio a Palazzolo sull’Oglio, con 74 km di autostrada potrà raggiungere il posto la mattina stessa in 58 minuti o scegliere in alternativa di andare in treno, uno ogni 15 minuti. Un palermitano, invece, convocato a Bisacquino, anche se nella sua stessa provincia, avrà 75 km su strada statale provinciale per un’ora e mezza di tragitto senza alternativa ferroviaria, solo autobus. E che guaio per un catanese convocato a Bisacquino! Insomma, le preselezioni sono già iniziate!