ROMA – Economia ferma a giugno, nessuna ripresa all’orizzonte. È un po’ migliore delle attese la stima del Pil mensile di giugno. Il secondo quarto del 2019 mostrerebbe una modesta crescita (+0,1% congiunturale) al pari del primo. I consumi tornano, però, in terreno negativo: male il mese di maggio (-0,2% congiunturale) dopo il nulla di fatto del bimestre marzo-aprile. Scompare l’inflazione al consumo. La variazione dei prezzi core si colloca dentro un canale 0,0-1,0% già dall’inizio del 2014, con una virata verso la parte inferiore dell’intervallo nel 2019. È la previsione di Confcommercio.
Rispetto all’Europa le tensioni sui prezzi sono in Italia tra mezzo punto e un punto costantemente meno vivaci. È il riflesso di una prolungata stagnazione della spesa delle famiglie. Per l’Italia, le possibilità a breve termine di una ripresa visibile a occhio nudo – cioè oltre il riflesso statistico – sono pressoché inesistenti.
I principali indicatori congiunturali hanno evidenziato un inizio di secondo trimestre molto debole. Ad aprile la produzione industriale ha segnalato, al netto dei fattori stagionali, una flessione dello 0,7% congiunturale e dell’1,3% nel confronto annuo, consolidando la tendenza al ripiegamento già manifestatasi a marzo. Per contro, l’occupazione ha evidenziato, sempre ad aprile, una stabilità rispetto al mese precedente e una modesta crescita (+0,2%) sullo stesso mese del 2018.
Link utili: https://www.confcommercio.it/-/cc-maggio-2019.