SIRACUSA – “Occorre costituire un tavolo di confronto e programmazione, anche politica, in grado di dare avvio ad un percorso di condivisione di idee per il futuro del territorio”. È la richiesta, rivolta alla classe politica, agli imprenditori e a chi è impegnato nel sociale, dal presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello.
“Viviamo in una provincia che ormai da alcuni decenni attraversa una situazione di forte crisi economica e sociale – afferma Piscitello – . Crisi notevolmente aggravata, ma non certamente innescata, dall’esplosione della pandemia da Covid 19, dalla guerra russo-ucraina, e dall’attuale incontrollato incremento dei prezzi di energia e gas e con un’inflazione galoppante che ha raggiunto i livelli del lontano 1985”.
“Questa situazione ci ha reso particolarmente fragili, e ha annullato quasi del tutto le nostre capacità di resilienza e reazione a situazioni di forte instabilità economica come quelle attuali – prosegue il presidente di Confcommercio Siracusa – . Per questo voglio lanciare un forte appello a chi, avendo competenze specifiche, tecniche e professionali, senta l’esigenza concreta d’impegnarsi per determinare un serio cambiamento. Alla classe politica che sta per essere eletta, agli imprenditori che credono e vogliono ancora investire nel nostro territorio, alle donne ed agli uomini impegnate nel sociale, affinché al più presto, mettendo da parte tutti gli interessi egoistici e settoriali, si possa costituire un tavolo di confronto e programmazione, anche politica, in grado di dare avvio ad un percorso di condivisione di idee e progetti utili per costruire una nuova visione di città e innescare, finalmente, reali ed efficaci processi di cambiamento economico e sociale”.
Per comprenderne meglio la necessità, il presidente provinciale di Confcommercio elenca alcuni dati statistici che riguardano la città di Siracusa.
“Nel quinquennio 2016/2021 – spiega – il numero di residenti della città è passato da 122.031 a 116.447. Molti di coloro che decidono di emigrare, sono giovani che si sono formati nel territorio, per i quali la comunità ha investito risorse, e che avrebbero dovuto rappresentare il futuro. Se la tendenza dovesse continuare con questo ritmo, nell’arco dei prossimi dieci anni si scenderà sotto la soglia dei 100.000 abitanti, con rovinosi risvolti economici conseguenti alla diminuzione dei consumi globali e del Pil complessivo”.
“Anche l’analisi della struttura per età – aggiunge – offre un quadro negativo e di tipo regressivo, con il numero degli ultra 65enni che ha superato ormai abbondantemente quello degli under 14, e l’età media dei residenti passata da 39 a 45 anni in meno di due decenni. Popolazione che peraltro vive in un contesto del tutto carente di servizi, incapace di garantire condizioni di vita che possano definirsi anche lontanamente soddisfacenti; dalle ultime rilevazioni sulla qualità della vita,Siracusa risulta essere 104sima su 107 città capoluogo di provincia”.
“A causa dei bassi redditi – sottolinea il presidente di Confcommercio Siracusa – si stima che la percentuale di famiglie in situazione di ‘povertà energetica’ nella nostra provincia è quasi doppia di quella nazionale; con l’attuale incontrollato aumento dei prezzi, una famiglia su due potrebbe non trovarsi in grado a sostenere i costi energetici di un autunno e di un inverno che si preannunciano molto più che preoccupanti”.
“Tutti noi abbiamo il dovere morale di evitare l’irreversibile marginalizzazione della nostra città e lavorare uniti per nuove prospettive di crescita e sviluppo – conclude Piscitello – il dovere di tutelare la nostra città e le future generazioni”.