Contrasto
alla povertà educativa, promozione del diritto allo studio, superamento dei
divari territoriali, internazionalizzazione e interconnessione con il mondo del
lavoro. Il futuro dell’istruzione in Sicilia, dopo la drammatica esperienza del
Covid, si costruisce col confronto tra le forze culturali e produttive della
società, con la condivisione di una visione di sviluppo, con la pianificazione
degli investimenti del Pnrr.
Saranno questi alcuni degli argomenti al centro della “Conferenza regionale
Istruzione – Scuola, Università e Formazione professionale in Sicilia”, che si
svolgerà lunedì 22 e martedì 23 novembre, a Palermo, promossa dall’assessorato
dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione Siciliana con il
sostegno del Fondo sociale europeo, in collaborazione con la Fondazione
Falcone.
Parteciperanno i ministri dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina
Messa, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Due giornate, volute dal governo Musumeci, per raccogliere suggerimenti e
riflessioni da chi, ogni giorno, vive i luoghi di studio e di formazione.
Partendo dallo stato attuale di questi settori e dall’analisi delle criticità
presenti, si avanzeranno proposte e saranno posti obiettivi per il futuro,
puntando a una nuova visione di modelli educativi che va di pari passo con
l’Europa, con le priorità di intervento e gli standard qualitativi comunitari.
La manifestazione si articolerà in numerosi momenti di condivisione su diverse
tematiche: dalla scuola primaria alla formazione on the job, dalle
politiche di inclusione alla mobilità internazionale, dal sistema ITS alla
valorizzazione della ricerca, dal sistema duale alla creazione d’impresa e
start up.
«L’iniziativa intende raccogliere il contributo di tutti i soggetti operanti a
vario titolo nel sistema educativo regionale – afferma l’assessore regionale
dell’Istruzione e della Formazione professionale,RobertoLagalla
– con lo scopo di favorire scelte di governo coerenti con il superamento delle
criticità esistenti e prospetticamente capaci di migliorare il rendimento
quali-quantitativo dei processi di istruzione e formazione in Sicilia. Questo
anche utilizzando le maggiori risorse provenienti dai programmi europei
post-Covid che, se ben utilizzate, ci permetteranno di rendere più agevole e
adeguato al superamento delle sfide educative che siamo chiamati ad
affrontare».
La cerimonia inaugurale si terrà lunedì 22 novembre, alle 16, a Palazzo dei
Normanni (Sala d’Ercole). Interverranno, tra gli altri, il ministro
dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il presidente
dell’Ars Gianfranco Micciché, il presidente della Regione, Nello
Musumeci, l’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione
professionale, Roberto Lagalla, la presidente della Fondazione Falcone, Maria
Falcone, la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, il
comandante della Legione Palermo, generale di brigata Rosario Castello,
il capo della Polizia Lamberto Giannini, il comandante regionale guardia
di finanza, generale di divisione Riccardo Rapanotti, il presidente del
Comitato regionale delle Università siciliane, Giovanni Puglisi, il
rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, il presidente del
Consiglio nazionale degli studenti universitari, Luigi Chiapparino.
Nel corso del pomeriggio verranno consegnati i premi “Saperi per la legalità
Giovanni Falcone”, iniziativa voluta dalla Fondazione Falcone per
valorizzare le migliori tesi di dottorato o laurea magistrale su legalità e
contrasto alla criminalità organizzata. Hanno partecipato al bando studenti di
tutte le Università italiane. I lavori verranno pubblicati in una collana alla
sua prima edizione dal titolo “I Quaderni della Fondazione Falcone”, che sarà
presentata in questa occasione dal direttore dell’ufficio
Internazionalizzazione del ministero Università e Ricerca, Federico
Cinquepalmi, dalla vicedirettrice della collana, Maria Miceli, e da Gioacchino
Onorati della Casa editrice Aracne. Seguirà l’esibizione della Fanfara del 12°
Reggimento Carabinieri Sicilia.
«La Fondazione Falcone ritiene l’educazione alla legalità e la cultura – sottolinea
Maria Falcone – strumenti imprescindibili nel contrasto alle mafie. Da anni
lavoriamo con il ministero dell’Università e con gli Atenei per sensibilizzare
gli studenti italiani ai temi della legalità e all’importanza di rinnovare la
memoria delle donne e degli uomini che nella lotta alla criminalità organizzata
hanno perso la vita. Un Paese che dimentica è condannato a ripetere gli errori,
la memoria è un antidoto essenziale contro violenza e sopraffazione mafiose». E
aggiunge: «Il premio ‘Saperi per la Legalità’ si inserisce in queste attività
della Fondazione e vuole valorizzare gli studenti che si sono distinti in
ricerche sui temi che ci stanno a cuore: contrasto alle mafie, legalità,
memoria. Siamo stati lieti di constatare che le tesi che hanno concorso sono di
grande pregio, segno che gli Atenei italiani, nonostante i problemi con cui si
confrontano ogni giorno, riescono a svolgere il proprio ruolo di formatori con
grande efficacia. I lavori premiati saranno pubblicati in una nuova collana
editoriale che abbiamo chiamato “I Quaderni della Fondazione Falcone”,
un’iniziativa con la quale, ogni anno, intendiamo divulgare le migliori
produzioni perché diventino strumento di una formazione scientifica
permanente».
I lavori proseguiranno martedì, 23 novembre, a partire dalle 9.15, nell’Aula
magna del dipartimento Scienze economiche, aziendali e statistiche (edificio
13), in viale delle Scienze, con interventi di esperti e talk moderati da
giornalisti e una serie di tavoli tematici.
Concluderà i lavori il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.