Palermo

Congresso Anm a Palermo, tra gli ospiti Scarpinato e Renzi: “Imbarazzato dal governo”

È stato Roberto Lipari, attore, comico e conduttore televisivo, a dare il via alla sessione pomeridiana della seconda giornata del 36° congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati che si è svolta a Palermo negli spazi del Marina Convention Center. Lipari, grazie alla sua sagacia, ironia e quel senso di (s)politicamente corretto che contraddistingue il suo lavoro, ha strappato non poche risate ai congressisti presenti a Palermo dopo l’intensa mattinata di lavori. Subito dopo ha preso il via il numeroso gruppo d’interventi dei partecipanti al convegno.

L’intervento di Matteo Renzi

È stato poi il turno dell’onorevole Matteo Renzi che ha definito l’Anm “l’associazione che riunisce una delle colonne del gioco democratico e della separazione dei poteri dello Stato”. “Sono imbarazzato – ha dichiarato Renzi – da un metodo di questo governo che è il metodo di chi scambia gli annunci con le riforme e i tweet con la Gazzetta Ufficiale e che, dopo due anni, non ha portato a casa una riforma che sia degna di questo nome”. “Ci sono due punti – ha proseguito Renzi – su cui vorrei affrontarvi direttamente: il primo è il tema delle mie polemiche circa l’utilizzo delle intercettazioni, dei sequestri e degli strumenti a essi connesse che, da semplice cittadino, ho vissuto in maniera completamente diversa da come ritenevo fosse quando occupavo il ruolo di Presidente del Consiglio e, il secondo, è quello che si riferisce alla guerra tra politica e magistratura, all’interno della quale perdiamo tutti”. Renzi ha inoltre criticato il “rapporto tra alcune redazioni di giornali e alcuni, non tutti, magistrati” e che “l’esasperazione del rapporto tra magistratura, politica e giornalismo crea un cortocircuito”.

Le parole di Scarpinato

Dopo l’intervento dell’ex premier è seguita una seconda fase d’interventi dei congressisti. È poi intervenuto al congresso, come ospite, anche Roberto Scarpinato, magistrato in quiescenza ora senatore della Repubblica in quota M5S, che ha definito l’attuale momento storico “di emergenza democratica viste le riforme in cantiere come l’autonomia differenziata, il premierato e l’assetto della magistratura” e ha definito “totale” la posta in gioco e riguardi “la sopravvivenza stessa del modello “di democrazia repubblicana instaurato dalla Costituzione nel 1948” anche a causa dei continui attacchi che hanno l’obiettivo di ridurre la Costituzione ad “un libro dei sogni privo d’incidenza sui rapporti sociali”. “Questa Costituzione – ha concluso Scarpinato – va difesa senza se e senza ma”. Dagli interventi dei diversi congressisti sono emerse sia preoccupazioni riguardanti l’attuale atteggiamento della politica nei confronti della magistratura sia una ferma posizione rispetto alla necessità che l’indipendenza della magistratura e del suo operato non sia messa in discussione e che l’imparzialità del magistrato, seppur si possano riscontrare derive come dimostrato dai fatti di cronaca, la sua onestà intellettuale e il non partigianesimo, seppur nel rispetto delle proprie opinioni personali che però devono essere espresse con sobrietà, non possono e non devono influenzare il suo operato. Tra gli interventi anche quello del collega Riccardo Arena, che ha posto sul tavolo la questione della necessità dell’informazione e del ruolo dei giornalisti, le cui ali rischiano di essere tarpate da alcune scelte dell’attuale esecutivo. Appuntamento a domani, sempre al Marina Convention Center, per la giornata conclusiva che prevede la prosecuzione degli interventi e del dibattito per poi giungere alla presentazione, da parte del segretario Generale Anm Salvatore Casciaro, della mozione congressuale e alla chiusura dei lavori congressuali con l’approvazione della mozione.

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