A sorpresa, il ministro Nordio ha ritenuto giusto uscire dall’arena delle dichiarazioni “a margine” e dei comunicati stampa e affrontare “de visu” gli oltre mille magistrati che stanno partecipando all’attività congressuale dell’Anm.
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“Ci tenevo profondamente – ha dichiarato Nordio – a essere presente anche in segno di rispetto nei confronti dell’Anm di cui ho fatto parte. Siamo reduci da un G7 che ha risollevato il ruolo del nostro paese nell’autorevole consesso. In quell’occasione è stato apprezzata l’importanza della nostra legislazione e, tra i temi affrontati, c’è quello dell’intelligenza artificiale e, soprattutto, quello della diffusione del fentanyl, una droga sintetica economica che in questo momento ha una pericolosa diffusione”.
A proposito, invece, rispetto alle lamentate carenze di organico, il ministro ha dichiarato che “i tre concorsi avviati e i due in attuazione mirano a recuperare quella carenza di organici che affliggono oggi il sistema giustizia. I tempi lunghi per l’entrata in pianta organica dei nuovi magistrati è dovuta alla eccessiva burocratizzazione e che è nostra intenzione ridurre drasticamente”.
Sul tema della separazione delle carriere, Nordio ha invece dichiarato che “il nostro orientamento è in linea con l’accordo di Bordeaux. Auspico dialogo franco tra politica e magistratura, un dialogo costruttivo che porti alla soluzione dei problemi non alla creazione di ulteriori contrasti”.