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Consiglio comunale di Troina, Giuffrida il nuovo presidente

TROINA (EN) – Il Consiglio comunale ha un nuovo vertice. Dopo le dimissioni di Gaetano Monastra dalla doppia carica di consigliere e presidente dell’Assise cittadina, l’organismo ha infatti provveduto alla nomina del nuovo consigliere e all’elezione del neo presidente, Walter Giuffrida.

Silvana Palmigiano, prima dei non eletti tra le fila della coalizione di maggioranza “Troina Bene Comune”, ha trovato un posto all’interno dell’Aula subentrando per surroga al dimissionario Monastra. “Sono felice e onorata – ha detto – di far parte di questa squadra. Mi sono candidata perché mi riconosco nei principi di legalità e nell’azione portata avanti da questa Amministrazione, che ha una capacità unica di fare di ogni progetto una duplice finalità: rendere bella la nostra città e creare economia, con una lungimiranza che volge lo sguardo verso i nostri giovani e l’intera comunità. Ringrazio i miei elettori e tutti voi, certa che insieme faremo un buon lavoro”.

Una volta ricostituito il plenum, il Consesso ha proceduto all’elezione del nuovo presidente che, su proposta della maggioranza, ha votato all’unanimità il consigliere della coalizione “Troina Bene Comune” Walter Giuffrida, con l’assenza in Aula della minoranza del gruppo d’opposizione “Troina in movimento”.

“Ringrazio il presidente uscente – ha detto Giuffrida – la coalizione, i consiglieri e il sindaco per la fiducia e la stima che hanno riposto nei miei confronti. Rappresentare la cittadinanza nella gestione della Cosa pubblica è un onore e un onere e spero di essere all’altezza di chi mi ha preceduto, con lo stesso equilibrio e imparzialità”.

“Il Consiglio comunale – ha concluso Giuffrida – è il luogo più alto in cui si svolge l’attività democratica di una comunità, di confronto tra le contrapposte idee politiche e di dibattiti in cui vengono portate le istanze della collettività, oltre che di indirizzo politico e di controllo sull’attività della giunta. Pertanto, sarà mio compito garantire la massima tutela alle prerogative dei consiglieri comunali, rendendo il Consiglio aperto a qualsiasi discussione, salvo cavilli o ritardi che possano rallentare l’azione amministrativa”.