Sicilia

In Sicilia, Spampinato (Consorzio EHT): “Climate change non si combatte con archi e frecce”

“Era possibile evitare in toto questo disastro? Probabilmente, anzi certamente no. Era possibile mitigare gli effetti e circoscrivere meglio i danni? Si, senza alcun dubbio”. A dichiararlo è Emanuele Spampinato, presidente del Consorzio EHT, una piattaforma d’eccellenza – con sede a Catania – che raggruppa 71 aziende sul territorio nazionale.

“Al giorno d’oggi ci sono parecchi applicativi già esistenti, o in fase di ricerca e sviluppo, che avrebbero potuto aiutare a prevenire o quanto meno circoscrivere il problema. E di molto. Stiamo affrontando una sfida epocale, quella del cambiamento climatico. Rischiamo di farlo con gli archi e le frecce. Per questo motivo auspichiamo una risposta forte da parte delle istituzioni nazionali e locali affinché sostengano l’evoluzione digitale di progetti che possano concretamente aiutare”.

Consorzio EHT punta sull’innovazione

Da anni il gruppo EHT sta guidando, grazie alla collaborazione tra Università, imprese e centri d’eccellenza italiani ed esteri, un percorso che punta alla rivoluzione digitale, a una post modernizzazione che sia un vantaggio concreto per i cittadini. Negli scorsi anni EHT ha avviato progetti ambientali per un valore complessivo di 26 milioni di euro. Il gruppo è partner di diversi progetti europei tra cui CLARA, un sistema che sperimentando nuove tecnologie ICT ha come obiettivo proprio la mitigazione degli effetti dei dissesti naturali e idrogeologici.

Secondo Spampinato disponiamo già di un arsenale di risorse digitali e di competenze che ci possono aiutare a gestire meglio quanto sta accadendo in Sicilia. “Serve una presa di coscienza politica da parte delle istituzioni – afferma il presidente – se non usiamo questa evoluzione digitale per governare i rischi che ci pone il climate change, allora su cosa vale la pena investire?”.

Foto d’archivio