L’intenzione del governo Meloni di alzare il tetto del contante sta facendo discutere. “Oggi – ha detto Simona Malpezzi (Pd) – scopriamo che fa parte del programma del governo anche il superamento del tetto del contante. Le lascio un suggerimento di lettura: il lavoro recentissimo di Bankitalia del 2021 che dice, al contrario di quanto lei afferma, che esiste una correlazione empirica sul nesso di causalità tra utilizzo del contante e incidenza dell’economia sommersa. Significa evasione, così lo diciamo in maniera semplice”.
I consumatori di Consumerismo No Profit, invece, “appoggiano a pieni voti la proposta di aumentare il tetto all’uso dei contanti, dagli attuali 2mila alla soglia dei 10mila euro”.
“I limiti al contante non contribuiscono alla lotta all’evasione, avvantaggiano le banche e danneggiano le fasce più deboli della popolazione”, spiega il presidente Luigi Gabriele.
“In particolare – dice – i costi di gestione di carte e bancomat e le commissioni sui pagamenti elettronici arricchiscono le casse degli istituti di credito a discapito di utenti ed esercenti. La moneta elettronica esaspera un consumo e un marketing sempre più aggressivi e alimenta il rischio di gravi violazioni della privacy ma soprattutto di truffe telematiche, fenomeno non a caso in fortissimo aumento”.
“La stragrande maggioranza dei consumatori italiani è favorevole ad un innalzamento dei limiti al contante, e usare la scusa dell’evasione per porre limiti così stringenti ai cittadini è una strumentalizzazione che finora non ha portato alcun frutto”, conclude Gabriele.