Ragusa

Contrasto alla povertà e inclusione sociale sono prioritari nel Piano di zona 2018-2019 di Modica

MODICA (RG) – Un incontro per definire le linee guida da seguire per il Piano di zona 2018–2019 si è svolto qualche giorno fa nella sala ‘Giorgio Spadaro’ di palazzo San Domenico, a Modica.

Si tratta della seconda conferenza di servizi del distretto socio sanitario 45 di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo per la presentazione degli interventi e servizi inseriti nel relativo provvedimento.

È stato l’assessore comunale ai Servizi sociali Saro Viola, dopo i saluti del primo cittadino Ignazio Abbate, a illustrare l’iter del piano che è stato redatto, come ha precisato, “dopo un lungo e partecipato lavoro di concertazione fra i comuni, l’Asp, e gli enti del terzo settore che hanno potuto esprimere le loro proposte e, soprattutto i bisogni del territorio. Per altro questo piano di zona – ha continuato l’esponente della Giunta Abbate – si va a integrare con altre misure d’intervento sociale e contrasto alla povertà quali il Pon Inclusione, il Fondo Povertà, il piano distrettuale del Dopo di Noi”.

Durante l’incontro si è discusso dell’elaborato e delle strategie da attuare anche e soprattutto in merito alla povertà. Proprio per questo, contestualmente alla seconda conferenza di servizi, si è tenuto un incontro della rete territoriale di protezione per l’inclusione sociale, istituita dal Comitato dei sindaci del Distretto per attivare una concertazione permanente al fine di programmare le misure di contrasto alla povertà. Il distretto, infatti, è impegnato nell’elaborazione del piano di Attuazione locale degli interventi di contrasto alla povertà da finanziare con la quota servizi del fondo Povertà 2018. Entrambe le riunioni hanno visto la presenza dei rappresentanti dei quattro comuni del Distretto, dell’Asp ma anche del Cpia (centro provinciale per l’istruzione degli adulti), dell’Ussm (Ufficio di servizio sociale per minorenni), dell’Uepe (ufficio per l’esecuzione penale esterna), oltre che dei sindacati, dei rappresentanti della cooperazione e dell’associazionismo. Queste ultime, in particolare, hanno chiesto e ribadito di affiancare alla lotta all’emergenza anche la programmazione nel sociale e un ripensamento del welfare di comunità: certe situazioni, spesso, diventano emergenziali perché attorno alla persona in difficoltà non è stata creata in tempo una rete che fornisca il sostegno adeguato.

Le prossime iniziative da intraprendere, comunque, sono quelle di un’urgente presentazione del piano di zona che dovrà essere approvato dai comuni del distretto per essere inviato alla Regione Sicilia, la stesura del piano di attuazione locale che andrà presentato con lo stesso iter del Piano di Zona.