PALERMO – Venti milioni di euro a pioggia per le imprese siciliane. Un piccolo contributo, di 5 mila euro ad azienda, per aiutarle ad affrontare gli strascichi economici lasciati dall’emergenza sanitaria. Di questi giorni l’avviso pubblico del dipartimento regionale delle attività produttive, per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, con sede legale o operativa nei territori dei Gal Golfo di Castellammare, Nebrodi Plus, Rocca di Cerere, Sicani, Terra Barocca, Terre dell’Etna e dell’Alcantara, Terre di Aci, Eloro, Terre del Nisseno, Madonie, Metropoli Est, Etna, Etna Sud, Natiblei, Taormina-Peloritani, Valli del Golfo, Valle del Belice (iniziativa denominata BonuSicilia Clld).
A poter beneficiare della misura saranno attività manifatturiere del settore artigianato tradizionale e tipico dei territori, il trasporto e magazzino nell’ambito dei servizi e attività per favorire l’accessibilità degli attrattori, le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, i servizi di informazione e comunicazione, il settore del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento e gli stabilimenti termali. A conti fatti sono 221 i comuni che rientrano in questa misura.
Il sostegno è mirato a microimprese in crisi finanziaria causata dall’emergenza sanitaria “Covid-19”. Possono presentare l’istanza di contributo a fondo perduto le microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, regolarmente costituite e iscritte nelle pertinenti sezioni del ‘Registro delle Imprese’ almeno al 31 dicembre 2021 e non risultano sospese o inattive. Il contributo sarà concesso nella misura massima di 5 mila euro per ciascuna impresa richiedente.
Le istanze devono essere inviate entro le ore 12 del prossimo 6 giugno, compilate on line e firmate digitalmente dal legale rappresentante, accedendo con credenziali Spid2 alla piattaforma sportelloincentivi.regione.sicilia.it. Gli adempimenti relativi all’istruttoria delle istanze e all’erogazione del contributo sono curati direttamente dal dipartimento regionale delle attività produttive, anche avvalendosi di informazioni presenti in banche dati ufficiali di altri enti istituzionali. L’aiuto è concesso con procedura di valutazione automatica.
I 20 milioni di euro sono variamente distribuiti tra i vari enti coinvolti: 550 mila euro al Golfo di Castellammare, 980 mila euro ai Nebrodi Plus, un milione 360 mila euro alla Rocca di Cerere; 747 mila euro ai Sicani, mentre al Gal Terra Barocca andranno un milione 840 mila euro. Ancora, circa un milione e 300 mila euro andranno, rispettivamente, alle Terre dell’Etna e dell’Alcantara, alle Terre del Nisseno e al Gal Taormina-Peloritani. Circa un milione di euro, andranno, invece, alle Terre di Aci, alle Madonie, alle Valli del Golfo e a Natiblei. Alla Valle del Belice andranno 360 mila euro, al Gal Metropoli Est circa mezzo milione di euro; cifre più alte al Gal Eloro, con quasi due milioni di euro, a Etna Sud, con un milione e mezzo di euro, e oltre 3 milioni di euro al Gal Etna.
Perché venga erogato il contributo, l’impresa deve essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali, attraverso la presentazione del Durc valido; le imprese non soggette all’obbligo del Durc devono rilasciare dichiarazione riportante la condizione di esonero dall’obbligo del documento unico di regolarità contributiva indicando il riferimento normativo che prevede tale esenzione.