Cronaca

Tra lavoratori in nero e irregolarità, carabinieri in azione a Librino e Cibali

I carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa, supportati dai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), hanno effettuato un servizio di controlli per il contrasto all’illegalità diffusa nelle zone di Librino e a Cibali.

In tale contesto operativo i militari dell’Arma hanno proceduto anche a diversi controlli preventivi alle attività commerciali per verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Controlli a Librino e Cibali, lavoratori in nero al bar e all’autonoleggio

Al termine dell’attività ispettiva, i carabinieri hanno denunciato un 48enne catanese, titolare di una ditta di autonoleggio e lavaggio di veicoli ubicata nel quartiere di Librino, e una 33enne catanese, titolare di un bar-gastronomia ubicato nel quartiere Cibali, per “violazione delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di obblighi del datore di lavoro”.

I militari dell’Arma hanno accertato che entrambi i titolari delle attività hanno omesso di inviare a visita medica di idoneità alla mansione. Complessivamente, poi, erano 6 gli impiegati trovati presenti al momento del controllo “in nero” nelle rispettive ditte. Per tali violazioni a carico dei titolari è stata applicata la maxi sanzione di 38.200 euro (complessiva per le due attività) ed è stata disposta la sospensione temporanea delle rispettive attività imprenditoriali con sanzioni amministrative accessorie di 5.000 euro.

In più, gli operatori hanno avviato le procedure per il recupero dei contributi non versati (INPS-INAIL) per un ammontare complessivo di 24.400 euro. La 33enne ha anche ottenuto una sanzione amministrativa per aver occupato abusivamente la sede stradale destinandola ad area per la somministrazione di alimenti.

Altre verifiche

I controlli effettuati dai carabinieri nelle abitazioni di una ventina di soggetti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari hanno consentito di riscontrare la loro regolare presenza in casa.

Le verifiche alla circolazione stradale hanno consentito l’identificazione di una sessantina di persone e di una quarantina di veicoli, per 7 dei quali gli operatori hanno contestato violazioni al Codice della Strada (mancata copertura assicurativa e mancata revisione periodica) e applicato sanzioni per un importo complessivo di oltre 3.000 euro e il sequestro amministrativo di 2 veicoli.