Cronaca

Il bagno pubblico usato come “deposito” per il pesce, denunciato 60enne

I carabinieri di Riposto, supportati dal personale della locale Capitaneria di Porto, hanno effettuato un controllo finalizzato alla verifica del rispetto delle norme in materia igienico sanitaria inerenti alla conservazione e alla vendita del pescato al locale mercato ittico.

Ecco il bilancio dell’operazione.

Controlli al mercato ittico di Riposto, sanzioni e sequestri

Nell’ambito dell’attività congiunta, i militari dell’Arma hanno denunciato un 60enne del posto già noto alle forze dell’ordine per violazione delle norme di etichettatura e tracciabilità. L’uomo, che occupava abusivamente uno stallo in prossimità dell’ingresso al mercato ittico, ha iniziato a inveire verbalmente contro i militari sin dal momento in cui li ha visti avvicinarsi per procedere al controllo, pronunciando frasi sconnesse e prive di senso.

I carabinieri pertanto, dopo aver ricondotto alla calma il 60enne, hanno proceduto al controllo amministrativo dell’attività commerciale confermando la mancanza di qualsiasi autorizzazione, sia amministrativa che in materia sanitaria, che, conseguentemente, comportava anche l’occupazione abusiva dello stesso stallo. Durante il controllo, i militari hanno trovato anche la chiave di un lucchetto di sicurezza apposto alla porta di un bagno pubblico destinato all’utenza, utilizzato dal 60enne come deposito di prodotti ittici, crostacei e molluschi privi di qualsiasi documentazione che ne attestasse la provenienza e la linea di tracciabilità e in pessimo stato di conservazione, ciò perché ovviamente in assenza di impianto di refrigerazione.

A seguito dell’attività ispettiva, inoltre, i militari hanno trovato sul bancone di vendita una mannaia in metallo con lama di 45 centimetri e due coltelli con lama di 20 centimetri, che sono stati cautelativamente tolti alla disponibilità dell’uomo in considerazione del suo stato di agitazione, che, evidentemente, poteva in quel momento rappresentare un potenziale problema per l’incolumità dei numerosi avventori che affluivano al mercato pubblico. All’esito dei controlli i militari hanno comminato al 60enne una sanzione di 1.700 euro e sequestrato 85 chili di pesci poi destinati alla distruzione.