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Convegno a Palermo con il vice ministro Leo

PALERMO – Pubblicato in Gazzetta ufficiale, la n. 150 del 28 giugno 2024, il Decreto legislativo n. 87 del 14 giugno scorso, riguardante il sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale, in ossequio alla legge delega sulla riforma tributaria, la legge 111 del 9 agosto 2023. Tale decreto ha modificato sia la legge 74 del 10 marzo 2000 (sistema sanzionatorio penale tributario), sia i decreti legislativi numero 471 e 472 del 18 dicembre 1997 (sistema sanzionatorio tributario amministrativo). Si osserva, tuttavia, che, mentre le disposizioni di natura penale tributaria sono entrate in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del decreto, ossia in data 29 giugno 2024, le altre disposizioni entreranno in vigore solo a decorrere dal 1° settembre 2024 e, seppure più favorevoli al contribuente, non saranno retroattive.

Anche tale argomento, compreso il problema della irretroattività delle nuove norme sanzionatorie tributarie amministrative, è stato oggetto di dibattito nel corso del Convegno, organizzato dal professor Angelo Cuva, docente dell’Università di Palermo e vice presidente dell’Uncat e dal professor Nicolò La Barbera, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Palermo, che si è tenuto a nel capoluogo siciliano lo scorso 29 giugno, alla presenza del vice ministro Maurizio Leo e di altri illustri relatori, tra i quali il professor Andrea Parlato, decano dei docenti di Diritto tributario del nostro Paese.

Parlato ha sottolineato le problematiche che la decisione della irretroattività delle nuove norme sanzionatorie amministrative tributarie comporterà, compreso l’aumento del contenzioso a causa del contrasto della predetta norma con il principio generale del “favor rei”. Il vice ministro Leo ha spiegato i motivi di bilancio che hanno portato alla decisione sulla irretroattività, illustrando lo stato della riforma tributaria e il differente approccio della Riforma rispetto a quella del 1950 (Riforma Vanoni) e a quella degli anni 1970 (Riforma Visentini).