Intervista

Coppolino (Unicoop), “La politica si deve calare più nella realtà”

Presidente Coppolino, è stata aggiornata ancora una volta la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza regionale. Nel documento, si legge che la stima di crescita del Prodotto interno lordo dell’Isola sarà pari al +6,2% nel 2021, al +5,2% nel 2022, al +3,4% nel 2023. E, infine, +1,9% nel 2024.

Una proiezione positiva (quasi 17 punti di incremento in quattro anni) che si fonda sull’attivazione della spesa di sviluppo e dal complesso delle politiche di rilancio. Secondo questa stima sarà possibile recuperare entro il 2022 la perdita patita nel 2020, quando il Pil regionale si è ridotto dell’8,4% (-8,9 in Italia). Serve però attenzione, oltre a un rafforzamento delle politiche di solidarietà già varate da governo regionale e Assemblea regionale.

“Sono certo esistono degli indicatori certi che hanno suggerito queste percentuali, non credo in valutazione approssimative e poi come ogni previsione ci saranno anche delle verifiche su cui confrontarsi. Spero siano vere, l’assessore all’Economia Armao di solito è morigerato nelle valutazioni dunque ritengo le stime attendibili. Come Unicoop riscontriamo un trend positivo reale, le nostre cooperative si stanno affermando nei mercati interni ed esteri, specialmente nella produzioni agricole e nel manifatturiero. C’è una situazione nuova, inattesa, positiva, tra l’altro presente in tutta Italia”.

Previsioni positive del Pil possono essere attendibili anche di fronti i noti problemi legati alla lentezza burocratica?

“Oggi le cooperative proiettate sempre più verso l’estero, non hanno bisogno di aver a che fare con la burocrazia italiana se non marginalmente. è certo però che devono averci a che fare quando operano in Italia. In questo caso la burocrazia è una palla al piede e lo affermano tutti trasversalmente. Lo affermiamo da vent’anni ma nulla è stato fatto per risolvere il problema. è una lentezza strana, abbiamo cooperative ferme negli investimenti senza alcun motivo, stoppate da cavilli anche facilmente superabili ma che fanno perdere due, tre anni di tempo. I diciassette punti di miglioramento sui quattro anni li ritengo possibili da raggiungere e vedendo l’attività in crescita delle nostre cooperative, spero sia possibile anche superarli”.