ROMA – Il coronavirus cinese preoccupa gli italiani, e c’è chi è già chi ha deciso di evitare i mezzi pubblici per proteggersi. A testimoniarlo sono i risultati di un sondaggio realizzato per l’Adnkronos Salute dall’Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico). Dall’indagine, a cui hanno partecipato 671 uomini e donne, è infatti emerso che la maggior parte dei partecipanti (78%) si è detta preoccupata per la diffusione del patogeno e dalle ingenti misure di sicurezza attuate per limitare la diffusione del virus.
Il 64% degli intervistati, inoltre, ha detto che in caso di sintomi influenzali contatterà o si recherà immediatamente da un medico o in una struttura sanitaria, cosa che generalmente non avrebbe fatto. E c’è chi ha già preso le prime contromisure: il 56% ha dichiarato di fare maggiore attenzione all’igiene; e una piccola percentuale pari al 21%, in questo periodo ha deciso di evitare i mezzi pubblici.
Attenzione però: “La paura ci fa ammalare di più. Nel senso che gli stati emotivi possono agire sul corpo e influenzarlo, portando a un abbassamento delle difese immunitarie”, avverte Eleonora Iacobelli, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell’Eurodap. I pericoli per la salute hanno la capacità di smuovere angosce profonde e, anche se non si può ancora parlare di ‘panico da coronavirus’, “è evidente che l’allerta in Italia è di gran lunga superiore alla pericolosità del virus. Un certo grado di responsabilità – dice Iacobelli – ce l’hanno anche i media che, con le immagini di aeroporti praticamente militarizzati, folle con la mascherina sul volto e controlli a tappeto, hanno proposto una realtà di emergenza mondiale”. I mezzi di comunicazione fanno informazione, ma spesso il messaggio – avverte l’esperta – è veicolato in maniera più allarmistica rispetto alla realtà.