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Coronavirus, ad aprile due milioni di colf e badanti rischiano di perdere lo stipendio

MILANO – Nel mese di aprile “le famiglie datori di lavoro domestico italiane saranno costretti a non pagare la retribuzione di oltre 2 milioni di colf e badanti. Le famiglie non possono permettersi di avere ancora nel bilancio familiare i propri lavoratori domestici che non lavorano da un mese”. Lo sostiene Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina, Associazione nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.

“Il Governo – prosegue – sta abbandonando le famiglie datori di lavoro e i lavoratori domestici, 4 milioni di invisibili. Il sostegno al reddito serve ora, non fra un mese. Le Regioni sono pronte ad intervenire ma riferiscono che l’ostacolo normativo è nell’esplicita esclusione del lavoro domestico nel Cura Italia”.

“Considerato – aggiunge – che siamo avanti al collasso sociale del settore, che lavorare senza dispositivi è pericoloso per tutti sarebbe opportuno seguire alla lettera il decreto Cura Italia e avvalersi della possibilità di licenziare e liquidare tutti i lavoratori domestici non necessari – colf, badanti, babysitter, giardinieri, cuochi, dogsitter, dama di compagnia, stiratrici, stallieri, autisti e altri. L’interruzione del lavoro domestico permetterà ai lavoratori di usufruire nei prossimi mesi della loro legittima e sudata NASpI”.