RAGUSA – Nonostante la provincia iblea rimane la meno colpita in tutta la Sicilia, nelle ultime ore sono cresciuti, anche se di poco, i casi positivi, oltre a un decesso per Coronavirus. Le positività aumentano, purtroppo, anche tra i sanitari e la cosa preoccupa alquanto visto che ci potrebbero essere degli asintomatici tra le corsie degli ospedali iblei. Sono due gli operatori sanitari, già in isolamento da giorni, per contatto con caso Covid 19, risultati positivi, pur essendo asintomatici.
Dopo i focolai scoperti all’interno dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, l’Asp iblea vuole salvaguardare i propri dipendenti e i pazienti: in questi giorni si è svolta a questo proposito una video conferenza tra le Organizzazioni sindacali del comparto e la Direzione strategica dell’Asp. La Direzione strategica ha illustrato, nel corso della video conferenza, i percorsi differenziati per pazienti Covid o presunti tali, per contrastare al meglio il rischio della diffusione del contagio nei presidi ospedalieri.
I sindacalisti hanno sottolineato che “oltre al rischio di contagio, l’attuale emergenza ha ingenerato nel personale uno stato di apprensione per loro e i propri cari, specie se non vengono messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza”.
Servono protezioni, hanno detto le organizzazioni sindacali, e il direttore generale dell’Asp ha assicurato che “un grosso quantitativo di presidi è stato consegnato in queste ore dalla Protezione civile e prontamente distribuito a tutte le strutture aziendali, complessivamente si tratta di un quantitativo bastevole per i prossimi 10 giorni. Sono attesi ulteriori quantitativi di occhiali e visiere”.
L’Asp ha assicurato anche di aver reperito un buon quantitativo di tamponi e reagenti per consentire il controllo del personale addetto e della cittadinanza. Oltre a questo, sono state potenziate anche le apparecchiature del laboratorio Analisi di Ragusa, fra i pochi autorizzati in Sicilia dalla Regione, per l’analisi dei tamponi, in tal modo da velocizzare l’esecuzione e la refertazione degli esami, oltre all’istituzione di squadre per l’effettuazione di tamponi a domicilio e drive-in.
“Si sta potenziando inoltre – ha aggiunto il direttore generale Angelo Aliquò – il parco delle attrezzature idonee a sanificare costantemente stanze, veicoli e locali adibiti all’assistenza ove ce ne fosse bisogno ed è stato chiesto il potenziamento delle squadre d’igienizzazione”.
Stabilizzazioni, mobilità orizzontale, assunzioni a tempo determinato e un’integrazione economica straordinaria per tutto il personale sono stati gli altri punti trattati durante la video conferenza, tutti elementi strettamente connessi con il periodo di emergenza che stiamo vivendo e che gli ospedali vivono, ovviamente, in prima linea.