Politica

Coronavirus, assembramenti, in Sicilia un secco no al “liberi tutti”



Per combattere la pandemia “stiamo improntando la nostra azione al rigore e alla cautela”.

Lo ha detto in tv il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, puntualizzando subito però che occorre “anche tenere conto della realtà economica e sociale di ogni territorio, diversa per ogni regione”.

“Per le misure previste per le vacanze di Natale – ha detto il Governatore – dobbiamo aspettare le proposte del Governo centrale e su quelle, in poche ore adottare i necessari emendamenti o aggiuntivi o soppressivi. L’importante è trovare il giusto punto di equilibrio per fare capire alla gente che non c’è il liberi tutti”.

“Se il senso di responsabilità delle istituzioni dovesse essere tradito – ha osservato – allora sarà necessario tornare alle ristrettezze. In una linea di assoluta collaborazione con il governo centrale. Se ci comportassimo male nelle prossime due settimane non riesco a immaginare cosa potrebbe accadere a gennaio”.

Trovare un punto d’equilibrio

“Abbiamo già adottato tutte le misure di controllo sanitario per chi entra in Sicilia. Per i prossimi giorni, servono misure improntate alla cautela, a patto che non si danneggi ulteriormente la nostra economia, bisogna trovare un punto di equilibrio, evitando per esempio, gli assembramenti ma senza dare un’altra mazzata agli operatori economici che, in una regione come la mia, che ha il più alto tasso di povertà in Italia, diventerebbe veramente un colpo alla nuca”.

Orario continuato dei negozi

“Per evitare assembramenti – ha aggiunto – nella mia ordinanza ho autorizzato i sindaci a poter offrire l’orario continuato ai negozi, affinché si possano evitare ingolfamenti negli orari di punta”.

“Siamo – ha concluso – in una linea di assoluta collaborazione con il governo centrale. Il tempo dei capponi di Renzo che si beccano fra di loro credo sia già passato”.

Vaccinare siciliani entro estate

Il Governatore ha anche reso noto che “La consegna dei vaccini anti covid nelle regioni sarà graduale”.

“Noi, in Sicilia – ha detto – dovremmo riceverne come prima dotazione centoquarantunomila dosi per sottoporre subito al trattamento il personale sanitario quello ‘in trincea’, maggiormente esposto al contagio, le persone anziane e quelle fragili”.

“L’obiettivo nazionale – ha concluso – e quindi il nostro auspicio è che, entro l’estate tutta la popolazione siciliana possa essere vaccinata. Se si manterrà il cronoprogramma stabilito del governo centrale credo che entro maggio o giugno si possa completare il trattamento per tutti i cinque milioni di siciliani”.

In Sicilia 1.065 nuovi positivi

Intanto, nel bollettino di ieri, il report segnala che sono stati 1.065 i nuovi casi su 9.974 tamponi. Ventinove i morti che fanno superare la soglia dei duemila il totale: 2.059.

E nella battaglia contro il coronavirus è sceso in campo anche un gruppo di trecento psicologi che presteranno servizio nelle Asp e nei presidi ospedalieri di tutta la Sicilia.

Psicologi contro il coronavirus

I professionisti saranno destinati nei vari distretti con incarichi di supporto psicologico sia telefonico che dal vivo per i pazienti in regime di ricovero e per il personale sanitario coinvolto nell’emergenza.

L’iniziativa, con i fondi destinati all’emergenza covid-19, è stata finanziata dall’assessorato alla Salute.

In alcune province sono stati già sottoscritti i primi contratti ed effettuati gli incontri tra pazienti e psicologi.

“L’emergenza psicologica – spiega Gaetana D’Agostino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana – non si concluderà necessariamente con quella sanitaria e dunque mi auguro che gli interventi del governo regionale, considerato il grande lavoro di adeguamento effettuato dalle Asp per accogliere un elevato numero di professionisti, possano essere duraturi”.