Brevi

Coronavirus, associazioni donano apparecchiature a ospedali Sciacca-Ribera


Un ecografo multidisciplinare portatile di ultima generazione è stato donato stamani dalla locale associazione di volontariato “Orazio Capurro” all’ospedale di Sciacca (Ag). Lo strumento potrà essere utilizzato dal personale medico del reparto di rianimazione, per le necessità dei pazienti in terapia intensiva. L’ecografo è stato consegnato al commissario ad acta per l’emergenza Covid-19 negli ospedali riuniti Sciacca-Ribera Alberto Firenze.

“Questa associazione – ha detto Firenze – ha già fatto diverse donazioni di strumenti diagnostici, mostrando una sensibilità che è utile anche a determinare tra gli operatori sanitari e la cittadinanza un cambiamento culturale”. “Questo ecografo – ha aggiunto il primario di rianimazione dell’ospedale Francesco Petrusa – si rivelerà per noi utilissimo, e non solo in questo momento storico, ma anche quando ci saremo lasciati alle spalle la battaglia contro il Covid-19”. All’ospedale di Sciacca nelle ultime settimane sono stati donati dall’associazione “Capurro” e da altri sodalizi 5 ventilatori e 4 monitor.

“Facciamo quello che è giusto per permettere agli operatori di lavorare in maniera più serena e ai pazienti di essere più tranquilli”, ha detto Alessandro Capurro, presidente dell’associazione, intitolata al fratello, giovane e brillante medico morto dieci anni fa in un incidente stradale.

Sempre oggi, all’ospedale di Ribera, l’associazione “Trentadue” (denominazione scelta come omaggio all’articolo della Costituzione che garantisce il diritto alla salute), ha donato un monitor multiparametrico e un apparecchio di anestesia per il reparto di rianimazione.

Per quanto riguarda l’emergenza coronavirus, che ai primi di marzo aveva fatto registrare un focolaio all’ospedale di Sciacca a seguito della positività di un medico del reparto di Medicina, la situazione si è stabilizzata.

Il commissario ad acta Alberto Firenze, nominato dall’assessore Ruggero Razza un mese fa, ha organizzato presso il “Giovanni Paolo II” interventi specifici (accessi in sicurezza in ospedale anche attraverso l’istituzione di un pronto soccorso covid del tutto separato da quello tradizionale). “Il mio obiettivo – dichiara – è stato quello di garantire la salute di pazienti e operatori sanitari, e oggi l’ospedale di Sciacca è assolutamente sicuro per tutti”.