ROMA – Ormai da diversi giorni si segnala un calo delle donazioni di sangue in tutta Italia dovuto principalmente alla paura del coronavirus. Lo affermano il Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, che ricordano come chi non è considerato a rischio di contagio ed è in buona salute può andare tranquillamente a donare, contattando prima il punto di raccolta per evitare affollamenti. Negli ultimi giorni, si legge nella nota, la bacheca Sistra, che monitora la compensazione tra regioni, ha registrato un forte calo nelle eccedenze, praticamente azzerate, un segno che anche dove storicamente si raccoglie di più ci sono delle difficoltà, e si cominciano a vedere le prime richieste da parte di alcune regioni, a partire dal Lazio.
“I segnali sono di un calo generalizzato, che al momento il sistema sta assorbendo anche per la verosimile riduzione di alcune attività chirurgiche in elezione – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. Non possiamo però aspettare, anche perché l’autosufficienza delle regioni che sono normalmente compensate da quelle con maggiori capacità di raccolta del sangue, senza il loro supporto rischia di andare in sofferenza. Non a caso un appello simile è stato fatto ieri dalle autorità negli Stati Uniti, dove il numero di casi è nettamente inferiore rispetto all’Italia, e in Giappone”. Anche dai punti di raccolta associativi, sottolinea Gianpietro Briola, portavoce del Civis, il coordinamento delle associazioni di donatori, arrivano segnalazioni di una riduzione della raccolta. “Le donazioni possono essere fatte in sicurezza, seguendo le precauzioni valide per la popolazione generale per evitare il contagio”.