SIRACUSA – Dopo i primi tre casi di Coronavirus accertati a Palermo tutti i sindaci della provincia di Siracusa si sono adeguati alle disposizioni del Presidente della Regione, Nello Musumeci, sulle misure ed i comportamenti da adottare per prevenire e/o limitare la diffusione dell’influenza. Pertanto coloro che rientreranno o che sono rientrati in questi giorni in Sicilia e provengono della cosiddette zone gialle sono tenuti a mettersi in contatto con il proprio medico di famiglia e di osservare, in via precauzionale, un’auto quarantena volontaria di 14 giorni nelle proprie abitazioni. Rientrano nelle zone gialle: Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna.
Presso l’ospedale “Umberto I” di Siracusa sono state approntate due stanze di biocontenimento a pressione negativa, per eventuali pazienti già infetti da Coronavirus. Il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia, sul proprio profilo Facebook ha scritto: “Sulla base delle informazioni in mio possesso, non si registrano casi di infezioni in provincia di Siracusa. Qualora questo avvenisse, anche tutta la provincia di Siracusa si adeguerà alle prescrizioni ministeriali. Tutte le istituzioni a livello locale e centrale sono impegnate a rispondere nel modo migliore possibile a questa situazione”.
Per quanto riguarda le notizie, a volte false, che circolano sui social, il sindaco Italia ha aggiunto: “Dobbiamo fidarci solo dei canali ufficiali. Chi crea e diffonde le fakenews si comporta in modo irresponsabile e senza alcun rispetto verso chi sta lavorando per contenere le conseguenze di questo momento difficile per il nostro Paese”.
La sindaca di Augusta, Cettina Di Pietro, sempre su Facebook, ha scritto: “Sarà mia precisa cura mettere al corrente i cittadini augustani di quanto le altre Autorità preposte ci chiederanno di fare. Il Governo nazionale ha chiesto la collaborazione non solo delle Regioni ma anche di tutte le Autonomie locali e naturalmente la nostra Amministrazione si rende del tutto disponibile a questa cooperazione. La stessa richiesta rivolgo a tutti i miei concittadini, rivolgendomi soprattutto a coloro che provengono dalle zone già colpite dalla diffusione del virus chiedendo loro di rispettare le indicazioni fornite”.
Il presidente di Federfarma Siracusa, Salvatore Caruso, ha dichiarato: “A causa dell’anomala richiesta, nelle farmacie di tutto il territorio sono ormai scarse le scorte di gel disinfettante e mascherine, tuttavia ribadiamo che la situazione resta sotto controllo, basta seguire il decalogo del Ministero della salute. Come in ogni situazione l’undicesimo consiglio, valido in ogni caso, è quello di utilizzare il buon senso per evitare di mettere a rischio la propria salute e quella degli altri”.
Infine Confindustria Siracusa ha attivato un comitato permanente di vigilanza e controllo per le azioni da intraprendere per affrontare l’emergenza Coronavirus. Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, ha detto: “Ci troviamo di fronte a una situazione magmatica che se da un lato il rischio di epidemia è incerto, dall’altro la psicosi genera una crisi economica certa che oggi sta già colpendo le aziende del comparto turistico ma rischia di interessare anche le altre imprese grandi, medie e piccole”.