Ha avuto il via libera per tornare in Sicilia da Londra ma, una volta giunta a Palermo, si è sentita male ed è stata ricoverata d’urgenza in ospedale dove si è scoperto che era positiva al coronavirus.
Adesso è ricoverata in gravi condizioni in un reparto di Rianimazione e i medici stanno facendo di tutto per salvare anche il bimbo che la donna porta in grembo.
La protagonista della vicenda è una donna di 34 anni originaria del Bangladesh, ma residente da tempo a Palermo, che ha seguito tutta la trafila per fare rientro a casa.
Si è registrata nel sito della Regione siciliana previsto per i rimpatri e tre giorni fa ha finalmente acquistato il biglietto aereo per un volo da Londra a Palermo con scalo a Roma.
E’ stata controllata più volte nei tre aeroporti con i termoscanner, sia al momento dell’imbarco che all’arrivo; le sue condizioni di salute erano buone e non destavano particolari preoccupazioni.
Fino a domenica sera, quando la situazione è precipitata.
La donna, con febbre molto alta, è stata trasportata dal 118 all’ospedale Cervello di Palermo.
Qui sarebbe stata portata nel reparto di Ostetricia prima di essere trasferita in Rianimazione, dove si trovano i pazienti positivi al covid-19.
I medici della struttura mantengono il massimo riserbo sulla paziente; le sue condizioni sono definite serie e la gestante, che è al settimo mese di gravidanza, viene costantemente monitorata.
Se le circostanze dovessero richiederlo, non si esclude di eseguire il parto cesareo per salvare il bambino.
Personale dell’Asp e della Protezione Civile regionale sono impegnati anche su un altro fronte: rintracciare tutte le persone che sono venute in contatto con la donna per eseguire i tamponi. Per esempio i passeggeri che hanno viaggiato sui due aerei lungo la rotta Londra-Roma-Palermo, di cui si sta cercando di recuperare l’elenco.
I primi controlli sono già stati eseguiti sui familiari della donna, a cominciare dal marito che sta seguendo con apprensione la situazione.
Nei reparti di Ostetricia e al pronto soccorso dell’ospedale “Cervello” è stata eseguita anche una sanificazione straordinaria.