Sanità

Coronavirus, Messina, evacuata la casa riposo infettata

“Oggi abbiamo trasferito tutti gli altri anziani positivi della casa di riposo ‘Come d’Incanto’ di Messina nelle diverse strutture sanitarie della città, in tutto sono complessivamente 62 gli anziani positivi.
Una purtroppo è deceduta. Gli altri otto degenti, non positivi, sono stati portati in un altra Casa di riposo Rsa a Messina”.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza che ha compiuto un sopralluogo nella casa di riposo dove è avvenuto il trasferimento di tutti gli anziani e degli operatori.

Questi ultimi, quasi tutti positivi, si trovano in quarantena nelle loro abitazioni.

L’assessore regionale alla Salute ha ricostruito tutti gli interventi che sono stati attuati dopo le segnalazioni dei primi casi.

“Da almeno 72 ore era in corso la procedura sanitaria che ha previsto l’accertamento mediante il tampone di tutti gli ospiti della casa di riposo e dei lavoratori secondo un fattore di complessità crescente; nel senso che prima sono stati individuati i sintomatici, poi quando è stato individuato un possibile focolaio e quindi un cluster territoriale si è proceduto ad un esame su tutti”.

“Si tratta di persone molto fragili – ha sottolineato Razza – e ringrazio anche il Comune di Messina per le attività che ha effettuato dal punto di vista assistenziale e sanitario sentendosi con i direttori delle aziende sanitarie”.

“Ora – ha concluso – si deve comprendere come queste strutture siano diventate in tutta Italia luoghi di attenzione, perché la trasmissione del virus non avviene solo con la saliva, ma anche con il contatto con le mani, il contatto diretto anche per trattare i pazienti probabilmente ha determinato maggiore contagio”.

Razza interventi anche negli altri due focolai messinesi

“Anche negli altri due focolai a Messina siamo intervenuti, perché si può lavorare per circoscriverli perché sono dei cluster e per limitare l’espansione del contagio” ha detto Razza.

“Al Neurolesi – ha spiegato l’assessore – c’è stato la predisposizione di un protocollo sanitario e quindi il trasferimento in altri ospedali per i positivi, e il trasferimento dei negativi all’ospedale Piemonte e la sanificazione della struttura che verrà completata oggi”.

“Per la casa di cura Cristo Re – ha aggiunto – ho incontrato il direttore sanitario, abbiamo dato disposizione per effettuare i tamponi su tutti i pazienti e abbiamo dato disponibilità a rafforzare il personale. I positivi saranno portati in altre strutture per il resto saranno curati nella stessa struttura”.