Politica

Coronavirus, Messina, Governo annulla l’ordinanza De Luca

Via libera del Consiglio dei ministri all’annullamento dell’ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca sulle registrazioni obbligatorie online per chi attraversa lo Stretto.

Lo spiegano fonti governative al termine della riunione sottolineando come, a prescindere dal merito dell’ordinanza, il provvedimento di De Luca aveva un difetto di competenza in quanto investiva un ambito territoriale regionale e non circoscritto al Comune di Messina.

Ieri il Consiglio di Stato aveva dato il suo ok alla proposta del Viminale di annullare l’ordinanza.

De Luca, “regime subdolo, io tutelo gli italiani”

La risposta di De Luca, con i consueti toni pacati, non si è fatta attendere: “Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del CdM è l’ennesima conferma della trasformazione di uno Stato serio in Repubblica delle Banane che questo Governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia”.

Il sindaco peloritano, “preferisco morire in trincea”

De Luca ha annunciato la “diffusione della memoria difensiva ultimata la notte scorsa e inviata al premier Giuseppe Conte” e incentrata sull’ordinanza n.105 del 5 aprile 2020 “con la quale ho introdotto un sistema di registrazione on-line dei passeggeri che attraversano lo Stretto giudicata come un attentato all’unità nazionale”.

“Mi hanno più volte intimidito – ha aggiunto – con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di stato”.

Il contenuto della memoria di De Luca

“Nella memoria – ha spiegato – ho evidenziato la velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal ministro Lamorgese che, a sua volta, è componente proprio della sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa. Peccato però che il Consiglio di Stato non sia stato interessato quando il Sindaco della Città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso Sindaco per lo sbarco sull’isola. Evidentemente per il ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non è consentito all’Autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli è lo Stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai”.

Blocco comunque sullo Stretto per Pasqua

Nei giorni del week end di Pasqua, comunque, l’ingresso di persone dai traghetti diretti a Messina sarà comunque fortemente ridotto per l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci.