Cultura

Coronavirus, morto il musicista e performer Lelio Giannetto

E’ morto in ospedale la notte scorsa dopo una lunga lotta contro il coronavirus, il musicista palermitano Lelio Giannetto, molto conosciuto anche all’estero per questa sua creatività prorompente e contagiosa.

Contrabbassista, compositore, performer e ricercatore musicale Giannetto era molto conosciuto e apprezzato per la sua storia di impegno personale lunga e importante nel mondo della musica in Sicilia.

Poetico e talentuoso, ironico e dissacrante, nello spettacolo “Il Contrabbasso parlante”, grazie alla sua naturale empatia e alla sua grande capacità di improvvisare, sapeva coinvolgere gioiosamente il pubblico.

Aveva fondato nel 1997 Curva minore, associazione per la divulgazione delle musiche innovative, di fatto aprendo alla ricerca musicale e al dialogo fra i più diversi linguaggi dell’arte e della vita.

Nella sua carriera aveva collaborato con altri importanti musicisti.

Nel 2014 aveva inaugurato il Festival di Moers con Bassmasse un progetto speciale di Sebastian Gramss per cinquanta contrabbassi.

Giannetto era stato anche indicato fra i fondatori della Sicilian Improvisers Orchestra e compositore di musiche per il teatro e il cinema e per la danza.

Insomma, aveva lavorato a tutto campo per ogni sorta di spettacolo e creatività.

Più di recente la sua attività si era sviluppata in progetti legati al paesaggio sonoro ovvero alla capacità di rendere in musica caratteristiche paesaggistiche, intrecciare fra loro le arti, rendere all’udito ciò che gli occhi vedono.

Uno dei suoi ultimi progetti si era svolto nel Parco archeologico di Selinunte.

Aveva curato alcuni programmi di musica contemporanea per il Teatro Massimo di Palermo, la Fondazione Orestiadi di Gibellina, il Goethe-Institut Palermo, il Teatro Garibaldi di Palermo.

Nell’ottobre del 2017, nel Castello Ursino di Catania, per la rassegna Classica&Dintorni, aveva dato vita a una delle sue spettacolari performance de “Il Contrabbasso parlante”, con il violinista Alessandro Librio ed Eva Geraci al flauto, mescolando musiche di Bach e Marcella Bella, Gershwin e Battisti.