Politica

Coronavirus, Musumeci e l’obbligo di mascherine all’aperto



Tra obbligo di mascherine anche all’aperto e richieste di cautela ai cittadini per evitare nuovi lockdown, regioni e comuni, preoccupati per l’aumento dei casi di coronavirus, si affidano a ordinanze ad hoc per limitare assembramenti e garantire la sicurezza sanitaria.

Dopo l’ordinanza sui migranti bocciata dal Tar, il governatore Nello Musumeci sembra stia valutando la possibilità di imporre in Sicilia l’uso della mascherina anche all’aperto.

Un’ordinanza, in tal senso, potrebbe essere firmata già nelle prossime ore, dopo che un analogo provvedimento è stato firmato dalla presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

Musumeci ha detto di non poter ancora essere esplicito sulle misure che saranno contenute nella nuova ordinanza, ma ha lasciato intendere che ci sarà l’obbligo di indossare le mascherine a tutte le ore, all’aperto, anche in assenza di assembramenti e a prescidendere dalla distanza interpersonale di sicurezza.

Si prevede pure una stretta sulla movida.

“Il mio – spiega – è un richiamo al senso di responsabilità dei siciliani. Non intendo penalizzare le attività economiche, già messe a dura prova in questo periodo. Sull’uso delle mascherine avevamo preso delle misure già in passato, ma dopo il Dpcm del governo nazionale siamo stati costretti ad adeguarci”.

Il rischio di lockdown “locali”

Alle parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ieri aveva minacciato un ritorno al lockdown nel caso aumentassero ancora i contagiati, oggi fanno seguito quelle del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Se non rispettiamo le regole – ha detto – andiamo a finire lì. Se continuiamo ad avere piena coscienza che il coronavirus è ancora presente fra noi, ce la faremo, che vuol dire cose molto semplici. Continuare ad avere precauzioni e cautele perché questo è il modo di tornare a vivere, lavorare, investire e anche divertirci”.
“Distanziamento sociale, evitare assembramenti, mascherine, igiene delle mani e degli ambienti – ha rimarcato -, devono essere le quattro regole da cui non dobbiamo discostarci”.

Il governatore ha anche invitato a moderare la movida.

“E’ molto importante – ha detto – stringere i denti e non affollare le metropoli di eventi di massa che sono possibili focolai. Se dobbiamo costruire una gerarchia, la prima da salvaguardare, e sono d’accordo con il presidente Conte, è la scuola e l’università”.

E proprio Genova, ieri, ha sperimentato la prima notte con mascherina nella zona della movida, dove da qualche giorno è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione.

Centro storico affollato, ma disciplinato, con la serata tra locali trascorsa tra tanti controlli e nessuna sanzione.