Politica

Coronavirus, Musumeci, “Rimandate i viaggi in Sicilia”

“Chi vuole venire in Sicilia sa che deve rimandare, deve spostare di qualche settimana. Non può entrare”.

Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci intervenendo a una trasmissione televisiva

Musumeci ha ricordato “il dramma vissuto in quelle notti in cui migliaia e migliaia di persone dal Nord si sono spostate al Sud, con un tasso di contagio molto alto, preoccupante”.

“Oggi – ha sottolineato – possiamo dire di essere una delle regioni d’Italia più sicure: abbiamo soltanto 12 ricoverati in terapia intensiva, aumentano i guariti e anche i pazienti della Lombardia che sono venuti nei nostri ospedali, sono stati ricoverati e hanno superato il pregiudizio iniziale nei confronti della Sicilia legato a secolari luoghi comuni”.

Sicilia “blindata” per tutto il mese di maggio

“Io penso – ha aggiunto – che questo mese di maggio debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero. Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese di maggio, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari non è una chiusura ermetica”.

“Dopo maggio – ha detto ancora Musumeci – se il dato epidemiologico lo consentirà, gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo, ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e non si può prevedere perché un contagiato può contagiare cento persone andando in giro per la Sicilia”.

Il Governatore ha assicurato che “se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane”.

“Tutto è legato – ha spiegato – a un dato non determinato dal governo regionale, ma dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio”.

“Il Turismo resta trainante per Sicilia”

Musumeci ha parlato del turismo come di “uno settori di traino per la Sicilia, che, poco prima della chiusura, era la regione con il più alto tasso di crescita del Mezzogiorno d’Italia, inserita da testate internazionali di prestigio tra le prime mete nel mondo”.

Dall’altra parte, ha aggiunto, “non possiamo pensare di aprire la Sicilia, ancor oggi chiusa e blindata, perché temiamo un flusso da altre regioni o da Paesi stranieri assolutamente non sottoposto a una verifica sanitaria presupposto per evitare il ritorno del contagio”.

Ogni azione sia improntata alla prudenza

“Ci stiamo dunque attrezzando – ha detto – tenendo conto della prudenza cui dobbiamo improntate ogni nostra azione. Come governo regionale abbiamo comprato alcuni pacchetti per incentivare e favorire i turisti che pensiamo, temiamo, possano essere soltanto autoctoni, anche se si tratta comunque di alcuni milioni di persone per carità”.

“Riteniamo di dovere dare ossigeno – ha sottolineato Musumeci – a migliaia e migliaia di piccole imprese perché a differenza delle regioni del Nord, il Sud è caratterizzato da un sistema imprenditoriale assai frammentario, con piccole imprese spesso a conduzione familiare. Ed è a queste che dobbiamo guardare con particolare attenzione”.