Economia

Coronavirus, Palermo, ancora criticità nel mercato

La riapertura in piena sicurezza del mercato ortofrutticolo di Palermo, da lunedì scorso non ha ancora sortito gli effetti economici che i grossisti ai auguravano.

Se da un lato è ripreso l’arrivo della merce, dall’altro sono ancora diversi i problemi tanto da causare un calo di vendite che sfiora l’80-90%.

“Sono ancora troppo pochi gli acquirenti rispetto ai flussi passati – dice Alberto Argano, presidente dei concessionari aderenti a Confcommercio – Oggi sono stato ascoltato in commissione comunale attività produttive e ho esposto le criticità, avanzando le nostre proposte. Domani avremo un incontro in videoconferenza con l’assessore Leopoldo Piampiano, i componenti della sesta commissione e il capo area Luigi Galatioto e ribadiremo che per risolvere le criticità bisogna aumentare la forbice degli orari relativi al servizio di consegna della merce prenotata on line dai negozianti che noi consegniamo a domicilio”.

Un servizio che oggi, secondo le nuove regole volte al contrasto del contagio da Coronavirus, si può espletare soltanto dalle 10,30 alle 12,30 e che i grossisti puntano ad estendere dalle 5,30 alle 11.

“Bisogna incrementare anche – aggiunge Argano- l’offerta della produzione locale mettendo i contadini nelle condizioni di consegnare la merce, oggi è impossibile e far aumentare il numero di ingresso degli acquirenti fino a 150 per fascia oraria. Se mancano i prodotti locali come ortaggi e verdure, tutti i fruttivendoli vanno a comprare negli altri mercati dove i contadini hanno concentrato le loro consegne per evitare l’imbuto creatosi il nostro orario impossibile”.

“Con i tir – osserva l’assessore Piampiano – non ci sono problemi, per domani mattina ho convocato una videoconferenza con i concessionari e gli uffici per analizzare la settimana, i concessionari propongono di allargare la fascia oraria del servizio a domicilio, se ci sono le condizioni lo faremo. Esamineremo anche la questione dei fornitori locali, molti dei quali si sono spostati in altri mercati, dove non sono stati posti limiti all’accesso”.