Sanità

Coronavirus, “In ripartenza, non possiamo chiudere di nuovo”

CATANIA – L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, ha fatto ieri il punto sulla situazione sul Coronavirus nella provincia di Catania e si è lasciato andare anche a qualche commento sulla visita del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Lampedusa.

Guai a chi pensa che l’epidemia sia conclusa – ha esordito Razza – , guai a pensare che il virus non sia circolante. Per questo è fondamentale tenere fede a tutte le indicazioni”.
Razza ha rassicurato sui due cluster, che si sono verificati tutti per casi di importazione, e che sono stati immediatamente isolati dal Dipartimento della prevenzione.

Ed ha fatto poi delle precisazioni sulle dichiarazioni del ministro in merito al numero dei sierologici: “Il ministro Lamorgese ha detto significativamente che hanno fatto 1.500 sierologici a Lampedusa. Correggo il dato: la Regione siciliana ne ha fatti quasi 6.000 – tra sierologici e tamponi – in Sicilia sui migranti. E devo dire che probabilmente sarebbe stato più generoso e più corretto da parte del ministro dire che ciò si è verificato solo ed esclusivamente grazie alla collaborazione del Sistema Sanitario Regionale”.

L’assessore ha chiesto maggiore rispetto non solamente nei confronti della Regione siciliana, ma anche degli operatori della sanità ai quali è stato chiesto di salire a bordo della Ocean Viking per andare a prelevare il campione di tampone sugli immigrati alcuni dei quali si sono poi rivelati dei casi positivi”.

In merito alla situazione in provincia di Catania, Razza ha precisato che “in totale sono 113 le persone che tramite il tracciamento dei contatti (contact tracing) sono in isolamento fiduciario, in attesa di essere verificate. 21 i casi positivi: sei pazienti sono ricoverati, uno in ventilazione con casco Cpap. Sono tutte persone che hanno avuto contatti con i due cluster, quello di Catania con otto persone positive e quello di Misterbianco con quattro persone piu’ due in di un altro Comune. Due casi di Misterbianco sono guariti”.

Razza ha riferito inoltre che la Sicilia continua ad attestarsi sui livelli più bassi a livello nazionale tra le Regioni italiane, ma ha ribadito la necessità di continuare a proteggere la salute dei cittadini e le attività produttive in questa stagione estiva ed ha esortato a seguire le indicazioni del governo per evitare il contagio: “C’è un tema più ampio e generale – ha concluso – che riguarda il comportamento dei cittadini che devono capire che in questa fase di ripartenza delle attività essenziali e dell’economia non ci possiamo permettere una nuova chiusura”.