Nel giorno in cui grazie alle “integrazioni” al lockdown attuate dal Governo Conte nei giorni scorsi, riaprono alcune attività, ecco che arriva l’ennesima giravolta del capo della Lega Nord Matteo Salvini: “Riapriamo tutto”.
I dietrofront dell’esponente leghista su questo tema sono stati molteplici e sottolineati ripetutamente dalla stampa più attenta.
“Chiediamo al Governo di accelerare, di riaprire, di aiutare, di sostenere” affermava il 27 febbraio, al tempo del dibattito sulle zone rosse, il capo della Lega Nord in una diretta Facebook.
Meno di un mese dopo, il venti marzo, quando i provvedimenti del Governo Conte erano imminenti, Salvini, che aveva cambiato idea una settimana prima, ha postato su Twitter un video in cui chiedeva di chiudere tutto. Anzi, affermava, se non lo fa il governo, lo facciano Sindaci e Governatori regionali.
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E stamattina, come detto, in un collegamento telefonico con Telelombardia riportato dalle agenzie di stampa, Matteo Salvini ha fatto di nuovo dietrofront: “Nel rispetto delle norme della salute, faremo il possibile e l’impossibile per far riaprire chi può, in sicurezza, il prima possibile, perché pensare di star chiusi altre settimane o altri mesi porterà al disastro economico”.
“Sarebbe una follia gettare nello sconforto milioni di cittadini – ha aggiunto commentando l’ipotesi di Ursula von der Leyen di rimanere a casa fino alla fine dell’anno – e mi auguro che la signora tedesca sia smentita il prima possibile e che si possa uscire il prima possibile”.