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Coronavirus, Siragusa (M5s), sul lavoro agile al Di Cristina di Palermo precari discriminati


“Lavoro agile e smart working per molti ma non per tutti. L’azienda sanitaria Di Cristina di Palermo avrebbe infatti predisposto la modalità di lavoro agile per il personale Pip ed Asu solo 34 giorni dopo le disposizioni normative nazionali in tema di prevenzione della diffusione della pandemia da Coronavirus e solo dopo il resto del personale contrattualizzato”.

Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Salvatore Siragusa, che con una interrogazione rivolta al presidente della Regione, agli assessori alla Salute e al Lavoro, chiede chiarimenti sulla vicenda.

“La sensazione – spiega Siragusa – è che l’azienda ospedaliera abbia fatto figli e figliastri. Non si comprende come mai solo dopo più di un mese rispetto alla pubblicazione della circolare interna con le disposizioni sulle ‘prestazioni lavorative in forma agile’, ci si sia occupati del personale Asu e Pip, non tanto adottando provvedimenti fattivi a tutela della salute e della sicurezza di detto personale ma, piuttosto, ‘demandando l’incombenza della problematica – così si legge nella nota interna – al dirigente generale del dipartimento Lavoro”.

“Stando ad alcune segnalazioni – aggiunge Siragusa – sembra inoltre che questo personale abbia ricevuto pochi dispositivi di protezione individuale. Fatto ovviamente che andrebbe verificato. Ci troviamo di fronte a una grossa disparità tra lavoratori”.