Politica

Coronavirus, via libera nella notte al decreto legge Ristori quater

Per chi abbia subito una “significativa perdita di fatturato” a causa del coronavirus “può essere previsto l’esonero totale o parziale dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributivi”.

Lo prevede il dl Ristori quater approvato nella notte dal Consiglio dei ministri.

A tale scopo è istituito – conferma un comunicato del Cdm – “un fondo finalizzato a realizzare nell’anno 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse” nel 2020, “da destinare a soggetti che abbiano beneficiato di sospensione fiscali e contributive”.

I parametri di accesso al fondo saranno decisi con un Dpcm.

“Chi è colpito dalla crisi provocata dal Covid-19 troverà sempre lo Stato al suo fianco” ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualteri, aggiungendo: “Continuiamo a sostenere lavoratori, partite Iva e imprese con il rinvio delle principali scadenze fiscali e con altre importanti misure”.

“Anche grazie al confronto con il Parlamento – ha aggiunto il ministro dell’Economia -, ampliamo ancora la platea delle attività oggetto dei contributi a fondo perduto con l’ingresso di diverse categorie di agenti e rappresentanti di commercio”.

Maxi-moratoria fiscale, con tutte le scadenze di qui a fine anno rinviate a primavera per imprese e partite Iva in difficoltà, con attenzione in particolare ad alberghi e ristoranti.

E una nuova tranche di aiuti ai lavoratori precari, dagli stagionali del turismo a quelli dello sport, altre risorse per gli straordinari della polizia impegnata a fare rispettare le norme anti-covid e un fondo ad hoc per aiutare il settore delle fiere e dei congressi, fermo in sostanza dall’inizio della pandemia.

Il Governo Conte in realtà sta già lavorando sia a un ulteriore decreto di fine anno – che dovrebbe abbinarsi al tradizionale Milleproroghe – che conterrà una serie di interventi che non hanno trovato posto nel quater, sia al prossimo decreto Ristori di inizio 2021, quello “finale”: in quella sede si dovrebbe chiuderà il cerchio degli aiuti all’economia, grazie a un nuovo scostamento da almeno venti miliardi, e introdurre un meccanismo “perequativo” per garantire più sostegno a chi effettivamente ha perso di più nei mesi della crisi, includendo anche i professionisti.

Intanto le imprese potranno contare sullo slittamento al dieci dicembre degli acconti di Irpef, Ires e Irap in scadenza il trenta novembre: un mini rinvio utile a rifare i calcoli delle perdite del primo semestre e vedere chi rientra nella nuova scadenza di fine aprile, prevista per quelle attività (entro i cinquanta milioni) che abbiano registrato cali di fatturato di almeno il 33%.

Per ristoranti delle zone arancioni e rosse e per tutte le attività chiuse nelle zone rosse indicate nelle liste Ateco per l’accesso al fondo perduto (che dovrebbe allargarsi anche agli agenti di commercio) il rinvio si applicherà a prescindere dai limiti di fatturato e di perdite, estendendo la norma attualmente prevista per i soggetti Isa di queste aree. Alla lista si aggiungono anche alberghi, tour operator e agenzie di viaggio delle zone rosse che potranno beneficiare della moratoria fiscale anche se non sono stati esplicitamente chiusi per Dpcm.

Spuntano anche dieci milioni per i bus panoramici, gli autobus scoperti per le visite turistiche delle grandi città tra le attività che riceveranno aiuti con il decreto Ristori quater. L’ultima bozza riduce i fondi per fiere e congressi a trecentocinquanta milioni (dai cinquecento ipotizzati inizialmente) e rifinanzia il fondo rotativo del Microcredito centrale, dedicato anche agli alberghi, per cinquecento milioni. Infine arrivano più risorse anche per il Fondo emergenze spettacoli, cinema e audiovisivo (novanta milioni in più nel 2021) e per il fondo per le imprese culturali (cinquanta milioni).