PALERMO – La Regione torna ad assumere nel Corpo forestale. Dopo 25 anni anni di attesa è stata approvata all’Assemblea regionale siciliana una norma che sblocca i concorsi pubblici per il personale non dirigenziale a tempo indeterminato. La disposizione, come sottolinea l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, “consentirà finalmente di integrare un organico ormai sotto dimensionato, adeguandolo alle reali esigenze di una capillare salvaguardia del nostro patrimonio naturale “.
Disco verde, a Sala d’Ercole, con la sola astensione del Movimento cinque stelle, anche per altre due norme: la prima concede l’adeguamento dell’indennità mensile pensionabile attesa da anni dagli agenti in divisa e che sarà concretamente corrisposto alla fine della prevista contrattazione sindacale. L’altra consente di utilizzare, attraverso l’istituto del comando, i guardia parco dei Nebrodi nella campagna antincendio in provincia di Messina.
“Sin dalle prime valutazioni in Commissione Affari Istituzionali – commenta Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari istituzionali del parlamento siciliano – è parso evidente che la carenza di organico in dotazione al Corpo Forestale arreca criticità, in particolar modo ai distaccamenti territoriali, in cui il personale non riesce a coprire il controllo del territorio. Ciò amplifica le problematiche per la gestione e il contrasto agli incendi boschivi. Per tale motivo, dopo tanti anni di stallo, finalmente sarà possibile tornare ad assumere anche in questo comparto regionale, dimostrando un’inversione di marcia rispetto al passato”. Pellegrino ha seguito sin dall’inizio l’iter dei lavori, in sinergia con l’assessore Cordaro.
“Ringrazio anche l’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Bernardette Grasso, per la norma che consentirà il comando dei guardia parchi presso il Corpo forestale. Ciò permetterà – conclude – di utilizzare questi ultimi anche nella campagna Antincendio della Provincia di Messina oltre che una maggiore vigilanza in tutto il territorio del Parco dei Nebrodi”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Carmelo Pullara, capogruppo dei Popolari e autonomisti, secondo il quale “finalmente il Parlamento siciliano approva una legge che consente l’innesto di personale nel comparto non dirigenziale. Bisogna dare risposte concrete ai siciliani, siamo nella direzione giusta”.
Intanto è già altissima la tensione nell’Isola che, secondo i dati forniti dai Vigili del fuoco e diffusi dal ministero dell’Interno, è subito salita in testa tra le regioni più colpite dagli incendi boschivi. Dal 15 gihuno si sono registrati 6 mila interventi, di cui ben 1.976 in Sicilia, seguita da Puglia (1.335) e Lazio (624).
Attualmente, oltre alle squadre che operano “a terra”, è operativa una flotta aerea composta da 6 elicotteri e 15 canadair che hanno effettuato già 75 interventi aerei.
Al 1° luglio, sono 312 le unità di personale in più rispetto a quello ordinario al lavoro presso sale operative e presidi per il potenziamento dei dispositivi dei vigili del fuoco impegnati nelle varie attività anti incendi boschivi.