“Inquieta il quadro che sta emergendo dall’inchiesta della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Palermo, con un sistema articolato di corruzione a danno della collettività. Ci chiediamo quali strumenti la regione stia mettendo in atto per prevenire altre situazioni simili e per accertare, al netto dell’iter giudiziario, quanto profonda è radicata sia la rete che ha operato illecitamente a Palermo”. Lo dichiarano Sergio Lima e Maria Grazia Pannitteri, rispettivamente componente della segreteria regionale e responsabile del dipartimento Legalità del PD Sicilia, che rivolgono un plauso ad inquirenti e forze dell’ordine a proposito dell’inchiesta per corruzione che vede coinvolto anche il medico Agostino Genova, esponente della DC Nuova di Totò Cuffaro.
Dalle indagini sarebbe emerso un sistema inquietante di corruzione per ottenere prestazioni assistenziali in cui sarebbero coinvolti faccendieri e CAF del territorio. “Un sistema che – affermano – potrebbe essere diffuso e non limitato alle risultanze delle indagini. Un sistema che riaccende i riflettori sul ruolo dei CAF che sono ormai diventati strumento di raccolta del consenso elettorale”.
“Le dimissioni dell’assessore Genova a Partinico – proseguono – a questo punto sarebbero un atto di responsabilità. Ma appare difficile aspettarsi un gesto simile da chi usa un linguaggio indegno di qualsiasi carica pubblica. Per questo siamo sicuri che non arriveranno. Siano quindi il Sindaco e lo stesso Cuffaro ad intervenire con un atto di igiene politica – aggiungono- revocando l’incarico a chi, se non bastassero le gravissime e circostanziate accuse, per il linguaggio e il disprezzo manifestato verso istituzioni e legalità appare incompatibile con il ruolo di assessore”.